EBOLI. L’evento, organizzato dal Comune di Eboli, con l’Assessorato alla Pubblica Istruzione e l’Assessorato alla Cultura, con la collaborazione del portale Weboli, presenta il primo appuntamento di un ampio percorso artistico e letterario sulla figura di Italo Calvino, a trent’anni dalla sua scomparsa, che si apre con il momento celebrativo che proporrà una serie di iniziative culturali, incontri, immagini e spettacoli che caratterizzano alcune delle declinazioni dell’arte di uno dei protagonisti italiani del ‘900.
Attraverso alcuni dei sentieri che il suo ingegno ha tracciato, lasciando impronte distinte in tutte le forme dell’arte e delle scienze, la rassegna storico-letteraria, diretta da Benedetto Giacobbe, vuole incamminarsi attraverso un itinerario culturale, per esplorare i mille volti di uno dei più poliedrici ed emblematici narratori del ‘900 italiano.
Instancabile ricercatore di innovativi registri linguistici, raffinato sul piano stilistico, Italo Calvino ha affiancato molte delle principali tendenze letterarie a lui coeve, dal Neorealismo al Postmoderno, senza mai perdere la propria identità, che traspare chiaramente in ogni sua opera. La presenza di se stesso nelle sue opere non è mai invadente, mai pesante: dal fantastico al realista, fino alla prosa poetica, Calvino plasma le sue opere con la facilità con cui si modella un fluido che, pur acquisendo la forma del suo contenitore, mai è schiacciato da esso.
Calvino si presenterà alla platea attraverso una danza di parole che daranno il via ad un coinvolgente dialogo tra Giacobbe ed i relatori. L’architetto Antonio Sinopoli concentrerà l’attenzione sul valore simbolico e sul profondo legame che Calvino aveva con i segni, la forma e l’architettura. Sarà poi, la volta di un curioso ed insospettabile legame: Italo Calvino e Carlo Levi. Partendo dalla collaborazione con la casa editrice Einaudi, dove Calvino lavorò a vario titolo per trentasei anni, i due scrittori ebbero modo di stringere un’amicizia che andò oltre la mera collaborazione lavorativa. Sarà ricordato il prezioso saggio introduttivo che Calvino scrisse per il libro di Carlo Levi “Cristo si è fermato ad Eboli”, così importante per la città di Eboli. A fare gli onori casa sarà Rosaria Gaeta, Presidente del Centro Studi Carlo Levi di Eboli.
Momento essenziale sarà l’intervista a Rocco Brancati, caporedattore RAI Basilicata, che, accompagnato da Antonio Manzo, importante firma de Il Mattino, ci parlerà dell’attualissima questione meridionale.
L’aspetto squisitamente letterario vedrà protagonista un’ospite d’eccezione: la scrittrice Antonella Cilento, finalista al Premio Strega 2014. Preziosi e suggestivi i momenti teatrali proposti dalle tre compagnie ebolitane: Palcoscenico Ebolitano darà voce a Zenobia, interpretando un brano tratto dal capolavoro “Le Città Invisibili”; La Compagnia teatrale Bianconiglio inscenerà ‘Il barone rampante”; EducARTEatrando metterà in scena le Notti dell’Unpa, racconto tratto dalla raccolta “Le memorie difficili”.
«Una rassegna storico-letteraria dal grandissimo valore culturale che ci consentirà di muovere i primi passi verso Matera 2016 che, nel 2019 ricoprirà il ruolo di Capitale Europea della Cultura. Perseguendo su questa strada, promuovendo questa tipologia di iniziative- spiega il Sindaco di Eboli Massimo Cariello– anche la Città di Eboli sarà presto pronta per essere protagonista, innestandoci in quell’ambito attraverso un percorso sulla storia e sulle arti del Mezzoggiorno che hanno caratterizzato la questione meridionale. Turismo. Da qui, vogliamo far ripartire l’economia ebolitana ed iniziative prestigiose come questa sono il perfetto volano per incrementare il turismo culturale».
«Italo Calvino, è l’autore italiano più conosciuto al mondo, secondo solo a Dante Alighieri -spiega l’Assessore alla Pubblica Istruzione Angela Lamonica-. Il numero delle persone a cui ha Calvino ha parlato attraverso le sue opere, è impressionante se si pensa che esse sono state tradotte in ben 48 lingue. Definirlo scrittore è riduttivo. Italo Calvino offre ai suoi lettori, un caleidoscopio attraverso cui guardare alla vita. Questa è la grande importanza di Calvino. Grazie alla sua poliedricità, gli alunni delle nostre scuole possono imparare a guardare le cose da innumerevoli punti di vista, come attraverso le molteplici facce di un prisma, solo in questo modo, possiamo rendere capaci i nostri alunni di guardare ad un insieme senza incombere nell’errore del giudizio».
«Non sarà un convegno accademico né una cerimonia alla memoria, nel trentennale della sua scomparsa – spiega Benedetto Giacobbe, direttore della rassegna -. Si tratta di una sfida che ci colloca ad un livello culturale nazionale, oltrepassando i confini del nostro territorio. Al pari di altre importanti città, Eboli celebra Calvino, protagonista indiscusso del ‘900 letterario italiano, perché anche i nostri ragazzi possano affacciarsi su quel mondo calviniano che affascina ed insegna, ma soprattutto che guarda alla cultura in maniera completa».