Polemiche ad Eboli sull’arrivo del circo in città. I cittadini sono preoccupati per la salute degli animali. Interrogata la maggioranza riguardo alla decisione di permettere gli spettacoli in violazione delle normative comunali.
Eboli, arriva il circo, i cittadini preoccupati per la salute degli animali
Polemiche sull’arrivo del circo in città. Cittadini esprimono preoccupazione per la salute degli animali. La politica interroga la maggioranza riguardo alla decisione di permettere gli spettacoli in violazione delle normative comunali. I cittadini sono stati i primi a esprimere perplessità e malcontento per l’arrivo del circo, che si è installato da qualche giorno nell’area vicino alla chiesa del quartiere Pescara, noto anche come 167.
Resterà lì per oltre dieci giorni. Il terreno che ospita la tensostruttura, chiarisce il consigliere Di Benedetto “è di proprietà della Eboli Patrimonio in liquidazione – chiarisce il capogruppo consiliare di PuntoSuEboli – ma non solo. Quest’area è parte di un Pua già approvato dall’amministrazione del Comune di Eboli, con precisa destinazione urbanistica residenziale. Ho protocollato nella seconda metà del mese di agosto una interrogazione al consiglio comunale che è attualmente ancora senza risposta. Così, non avendo avuto alcun riscontro nemmeno su questo punto, ho chiesto all’Asl di verificare se vi sia osservanza delle condizioni igienico sanitarie a tutela dei cittadini e degli animali del circo e se sia stato rispettato quanto previsto dal regolamento nazionale e comunale circa la ubicazione del circo sul territorio di Eboli”.
Infatti, l’amministrazione Cariello nel 2016 e nel 2019, con l’allora presidente della commissione preposta, Giuseppe Piegari regolamentò l’ingresso dei circhi che prevedevano spettacoli con animali. “Il regolamento redatto e approvato in quegli anni – ha spiegato Piegari – disciplina le attività dei circhi, indicando solo due zone per la loro installazione: area Palasele e centro Spartacus. In particolare, l’ordinanza del 2019 limita l’attendamento dal 17 ottobre al 28 febbraio, non potendoli totalmente vietare per Legge”.
