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Inchiesta Tre Stelle: La Marca resta in carcere, respinta istanza dei legali

EBOLI. Gianluca La Marca, il titolare del Caseificio Tre Stelle di Eboli resta in carcere: il gip ha respinto l’istanza dei legali dell’uomo arrestato insieme a Maiale e Vastarella.

Niente scarcerazione per La Marca: per il gip resta in carcere il titolare del caseificio Tre Stelle

Resta in carcere l’imprenditore caseario Gianluca La Marca, amministratore di fatto del caseificio Tre Stelle di Eboli. Il giudice per le indagini preliminari Ubaldo Perrotta ha respinto l’istanza di scarcerazione presentata dagli avvocati Silverio Sica e Giovanni Annunziata difensori dell’imprenditore di Eboli. I legali avevano presentato istanza di scarcerazione subito dopo l’interrogatorio di garanzia dell’imprenditore, avvenuto nel carcere di Fuorni. Contestualmente, Sica e Annunziata si sono anche rivolti al tribunale del Riesame che ancora non ha fissato l’udienza.

Gianluca La Marca, amministratore di fatto del caseificio “Tre Stelle”, arrestato la scorsa settimana insieme all’ex collaboratore di giustizia Giovanni Maiale e al direttrore dell’Agenzia delle Entrate Emilio Vastarella, nel corso dell’interrogatorio ha respinto tutte le accuse a suo carico, affermando di non aver corrotto nessuno e di aver fatto ricorso alla conciliazione presso l’Agenzia delle Entrate laddove è stato possibile. Gli investigatori hanno accertato, infatti, che Gianluca La Marca, al fine di risolvere delle pendenze tributarie del Caseificio “Tre Stelle” ed i debiti che aveva accumulato con il Fisco, si era rivolto direttamente al direttore provinciale dell’Agenzia delle Entrate di Salerno, Vastarella Emilio, corrompendolo con la donazione di un bracciale da donna in oro e brillanti ed un orologio di valore, ottenendo, in cambio, uno sconto di oltre 60mila euro sulle sanzioni che erano state comminate al caseificio dalla Commissione Tributaria.


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