Pestaggio ai danni di un pusher che ‘parlava’ con i carabinieri: sono stati arrestati i sei che hanno compiuto la spedizione punitiva nel rione Paterno di Eboli. Dopo mesi di indagini, altre quattro persone sono finite in manette. Due, invece, le persone che erano già state arrestate per il medesimo episodio. Lo riporta l’odierna edizione de La Città.
Eboli, pestaggio ai danni di un pusher: 6 arresti
Sei persone in totale sono state arrestate per aver compiuto una spedizione punitiva, sembra per zittire la vittima, contro uno spacciatore della zona informatore degli investigatori. Dopo mesi di indagini, nella mattinata di sabato 4 maggio sono finiti in manette altri quattro del branco. Due già erano stati arrestati in precedenza per il medesimo episodio, consumatosi a gennaio: il primo si trova rinchiuso nel carcere di Nisida, l’altro è ai domiciliari.
Anche gli altri quattro, in seguito ad un aggravamento della pena chiesta dal pm titolare delle indagini e concesso dal gip, sono finiti ai domiciliari. A piede libero sono rimaste altre due persone.
Le indagini
Uno degli indagati starebbe collaborando con la Procura e i carabinieri ricostruendo quanto avvenuto. Secondo le prime informazioni, il pestaggio fu organizzato con una trappola: il giovane venne chiamato a telefono. “Scendi un attimo, ti dobbiamo dire una cosa”, fu il pretesto ma quando scese di casa e raggiunge il circo ricreativo venne aggredito a calci e pugni.