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Eboli, Piano di Zona S3 verso la trasformazione in azienda consortile

EBOLI. La strada che porterà il Piano di Zona S3, con Eboli Comune capofila, ad una nuova forma giuridica per una maggiore efficacia degli interventi, da ieri è più chiara.

Piano di Zona S3 verso la trasformazione in azienda consortile: i dettagli

La giornata di studio sulle attività sociali e sulla forma giuridica dell’organismo ha messo faccia a faccia i vertici regionali con i sindaci del coordinamento istituzionale ed i funzionari comunali sul tema che rappresenta la nuova frontiera delle politiche sociali.

L’assessore regionale alle politiche sociali, Lucia Fortini, ed in mattinata la dirigente delle politiche sociali regionali, Nadia Caragliano, hanno illustrato la necessità che i Piani di Zona vadano verso la forma consortile.

Le dichiarazioni del sindaco

«Una strada verso la quale il coordinamento dei sindaci del nostro Ambito si è già espresso favorevolmente in due occasioni – ricorda il sindaco di Eboli, Massimo Cariello, presidente del coordinamento istituzionale -.

Anzi, per l’Ambito S3 è forse addirittura urgente, perché significherebbe dare maggiore sottolineatura ad un Piano di Zona che è passato da semplice gestore dei servizi ad organismo di programmazione degli interventi, un obiettivo nato dalle indicazioni del coordinamento, dalla gestione dirigenziale attuale e dall’attività degli operatori».

La diversa forma giuridica garantirebbe stabilità al lavoro e programmazioni con efficacia anche a medio e lungo termine, evitando le tante anticipazioni contabili che soprattutto il Comune di Eboli ha sostenuto negli ultimi anni per garantire i servizi e che si ripercuotono sul bilancio stesso del Comune.

Le altre dichiarazioni

La Regione ha previsto premialità progressive per i Piani di Zona che andassero alla forma consortile, ma l’assessore Lucia Fortini ha aggiunto altro. «Le esperienze già maturate in Campania ci dicono che con le Aziende ci sono costi ridotti e servizi aumentati – ha annunciato -.

L’obiettivo prioritario deve essere l’aumento dei servizi alle famiglie e con le forme consortili questo diventa meno complicato. La Regione Campania sta promuovendo queste forme associative, garantendo il massimo apporto amministrativo e finanziario: spero che anche questo Piano di Zona, che ha il vantaggio di programmare in assoluta sintonia tra i territori, vada verso una nuova forma giuridica».

Gli stati generali delle Politiche Sociali sono stati l’occasione per fare il punto sull’azione in favore delle fragilità. In mattinata, gli interventi di Salvatore Gargiulo, docente univesitario, di Nadia Caragliano, dirigente regionale, di Giovanni Russo, dirigente del PdZ S3 e dei rappresentanti dell’Asl hanno chiarito gli interventi che la Carta dei Servizi garantisce.

Un richiamo ad una maggiore attenzione verso il disagio è arrivato dall’intervento dell’assessore alle politiche sociali del Comune di Eboli, Lazzaro Lenza: «Il sistema informativo dei Comuni deve mettere chi ne ha bisogno nelle condizioni di accedere ai servizi. Schemi chiari ed un’anagrafe completa servono a dare spazio di agibilità a chi ne ha necessità ed il nostro compito è stare vicino alle famiglie ed a chi palesa forme di fragilità sulle quali programmare interventi».

 

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