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Eboli: riunione aperta Ises, i soci lavoratori parlano ai cittadini

EBOLI. I soci parlano ai cittadini ebolitani. La riunione aperta tenuta dall’Ises nell’oratorio della chiesa di San Bartolomeo questa sera ha tentato di gettare luce sull’iter del centro di riabilitazione ebolitano che da 2 anni vede un buco di 12 milioni, una messa in liquidazione ed un accreditamento congelato.

Le accuse delle giornate precedenti lanciate dal MeetUp “5 Stelle Eboli” hanno visto una risposta nella forma di una querela da parte della cooperativa “Nuova Ises” nei confronti dei 4 firmatari della lettera definita «quasi minatoria» dal presidente Tullio Gaeta. Anche la politica ad inasprire il tutto, e proprio Gaeta chiude la questione sul nascere.

«Noi siamo i signori che da due anni lavorano a proprie spese, che hanno venduto il proprio oro, per dare da mangiare ai ragazzi – dichiara il presidente della “Nuova Ises” – se ad oggi siamo nelle condizioni di richiedere l’accreditamentoi è anche grazie agli sforzi dell’amministrazione, che ringrazio sinceramente.

Domani mattina infatti ci incontreremo con il direttore generale dell’Asl Antonio Giordano e chiederemo lo sblocco dei fondi per il quale, vista la nuova sede in cui siamo temporaneamente trasferiti, abbiamo tutti i requisiti. La politica – conclude – dovrebbe mettere il bene dei cittadini, in questo caso gli utenti in primis, al di sopra dei colori d’appartenenza. Ci dispiace vedere certe accuse da alcune fazioni che ci accusano di chissà quali  imbrogli».

Sulla questione interviene anche il sindaco di Eboli Massimo Cariello che alle accuse di alcuni parti politiche risponde in modo duro: «noi abbiamo dato un tetto ai 21 utenti dell’Ises. Questa è l’unica cosa che ci interessa. A chi ci accusa di ombre varie, controllassero gli atti. Abbiamo fatto tutto nella massima trasparenza».

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