Cronaca Salerno, Salerno

Eboli, sfruttamento della prostituzione: un’eccezione difensiva potrebbe far slittare il processo

Bergamo prostituzione
Immagine di repertorio
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La difesa solleva un’eccezione per la mancata notifica dell’avviso di chiusura delle indagini. Il Tribunale di Salerno deciderà il 24 marzo 2025 se far ripartire il procedimento.

Eboli, sfruttamento della prostituzione, potrebbe slittare il processo

Il procedimento giudiziario contro una 62enne, accusata di sfruttamento della prostituzione nella gestione di un centro massaggi a Eboli, potrebbe subire uno stop a causa di un’eccezione procedurale sollevata dalla difesa.

L’avvocato Raffaele Petrillo, difensore dell’imputata e di un’altra persona coinvolta, ha contestato la mancata notifica dell’avviso di chiusura delle indagini preliminari. La difesa sostiene che questa omissione costituisca una violazione del diritto di difesa, poiché avrebbe impedito agli indagati di visionare gli atti e presentare eventuali memorie o richieste di interrogatorio prima del rinvio a giudizio.

Il Giudice per l’Udienza Preliminare (GUP) del Tribunale di Salerno ha fissato l’udienza decisiva per il 24 marzo 2025, in cui verrà valutata l’ammissibilità dell’eccezione.

Le accuse

Secondo la Procura della Repubblica di Salerno, la 62enne avrebbe gestito un centro massaggi che, dietro la copertura dell’attività regolare, offriva prestazioni sessuali a pagamento.
Una collaboratrice del centro, una 50enne, sarebbe stata incaricata di ricevere i clienti e offrire servizi sessuali per circa 30 euro a prestazione, con un picco di affluenza nelle ore serali.
L’inchiesta ha portato all’arresto della donna il 2 agosto 2023, con l’accusa formulata ai sensi della Legge Merlin (n. 75 del 1958).

Gli scenari possibili

Se l’eccezione della difesa verrà accolta, il procedimento potrebbe tornare alla fase delle indagini preliminari, obbligando la Procura a notificare nuovamente gli atti. Se l’eccezione sarà respinta, si procederà con il rinvio a giudizio e il processo penale entrerà nel vivo.

Ora l’attenzione è rivolta al Tribunale di Salerno, che dovrà stabilire se il processo possa proseguire o se sarà necessario riavviare l’iter giudiziario. Il verdetto del 24 marzo 2025 sarà decisivo per le sorti della 62enne e degli altri imputati.

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