EBOLI. Era il 31 dicembre del 2016 quando a causa dell’esplosione di un petardo, Alessandro, 13enne di Eboli, riportò gravi ustioni alla mano sinistra e all’occhio.
Erano da poco passate le 10, quando Alessandro diede fuoco alla miccia del botto che aveva tra le mani. Un attimo e poi l’esplosione violenta che costò gravi danni all’occhio e alla mano. Adesso, finalmente, il ragazzino è tornato a scuola.
I genitori hanno ringraziato tutti i medici dell’ospedale Ruggi d’Aragona di Salerno dove Alessandro è stato ricoverato, in particolare il chirurgo plastico Lorenzo Rubino, il dottore Bruno di Pace, l’ortopedico De Cicco e l’oculista Turco, ma anche tutto il reparto di chirurgia pediatrica che sono stati per loro come una grande famiglia. Per un mese intero, i genitori del ragazzo, gli sono stati vicino.
Tanta solidarietà anche da parte di tutti gli ebolitani, amici e non e del sindaco che hanno dato forza al piccolo Alessandro. Mamma Romina ringrazia anche chi, come Cosimo Reppuccia, allertò subito l’ospedale prima che arrivasse il ragazzo. Ed è proprio Alessandro che, invece, chiede di ringraziare l’infermiere Gaetano che gli diceva sempre una frase per dargli coraggio: «Se il destino è contro di noi peggio per lui».
Fonte: La Città