ACERRA.Protesta dinnanzi l’inceneritore di Acerra. Da questa notte decine di persone stanno bloccando l’ingresso ai camion diretti all’inceneritore che trasportano eco balle provenienti da Coda di Volpe di Eboli.Le forze dell’ordine hanno invitato i manifestanti a spostarsi per consentire ai camion di entrare nell’inceneritore. La maggior parte dei manifestanti sono mamme appartenenti ad un comitato, preoccupate per la salute dei propri figli e della qualità dei rifiuti salernitani e dall’impatto ambientale dell’inceneritore. La maggior parte delle mamme ha poi lasciato la zona, annunciando che sarebbero, però, tornate per continuare la protesta.
«Comprendo l’esasperazione della popolazione di Acerra, ma le ecoballe trasferite dal sito provvisorio di località Coda di Volpe nel territorio di Eboli, sono a norma per essere destinate nell’inceneritore». Lo ha dichiarato Don Daniele Peron, parroco della Chiesa di San Nicola in San Vito al Sele di Eboli che nel 2008 capeggiò la protesta per impedire che in località Coda di Volpe venissero stoccate 37 mila tonnellate di ecoballe. Nel 2010 buona parte delle ecoballe sono state trasferite altrove e lo scorso 22 ottobre è iniziata la rimozione delle ultime 10.700 tonnellate. «Stamani ho sentito telefonicamente – ha detto Don Peron – anche il vescovo di Acerra. Capisco che lì la gente è esasperata, ma posso garantire, avendo visto tutte le analisi effettuate sul materiale stoccato a Coda di Volpe, che in quelle ecoballe non ci sono rifiuti tossici o pericolosi. Ci sono le analisi dell’Arpac che attestano tutto ciò e quello che non capisco è perchè gli organi di controllo non rendano pubblico il risultato degli accertamenti, per la rassicurare la popolazione».
AGGIORNAMENTO ORE 15.40
A poche ore dalla protesta di un gruppo di residenti di Acerra che hanno tentato di impedire l’accesso ai camion per i rifiuti al termovalorizzatore di Acerra ecco che dalla Regione Campania arriva lo stop all’invio di eco balle dal sito di stoccaggio di Coda di Volpe di Eboli. Per la decisione definitiva bisognerà attendere il tavolo tecnico con il Comune e la Prefettura, come richiesto dall’amministrazione comunale di Acerra lo scorso 30 ottobre e in programma per il prossimo 5 novembre. Al tavolo tecnico parteciperanno anche i vertici societari dell’a2a che gestisce l’inceneritore, Arpac ed Asl.