Trentuno comuni in provincia di Salerno saranno chiamati quest’anno alle urne per eleggere i consigli comunali. I comuni più grandi sono quelli Nocera Inferiore, Capaccio Paestum, Agropoli e Mercato San Severino. Ma ci sono anche Sapri, Castel San Giorgio e diversi Comuni del Cilento e Vallo di Diano.
I Comuni al voto in provincia di Salerno
Di seguito, i Comuni che andranno al voto quest’anno.
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Il centrosinistra
In un centrosinistra già uscito con le ossa rotte dall’appuntamento con il referendum, le situazioni più intricate sono quelle nelle città di Nocera Inferiore, Agropoli e Capaccio Paestum.
Nocera Inferiore
A Nocera Inferiore, nel centrosinistra, ci sono due nomi: il sindaco attuale Manlio Torquato e l’ex consigliere regionale dell’Udeur, Salvatore Arena, candidato alle ultime regionali con Fratelli d’Italia e che ora sta flirtando con la lista Campania Libera.
Agropoli
Ad Agropoli, il sindaco uscente Franco Alfieri ha già scelto di puntare sul suo braccio destro, Adamo Coppola. Una scelta che consentirà ad Alfieri di non lasciare completamente il banco e a Coppola di avere fortissime possibilità di successo.
Capaccio Paestum
Nell’ottica di una estensione della sua egemonia, Alfieri non starà a guardare ciò che succede a Capaccio Paestum, dove potrebbe sostenere la candidatura a sindaco di Enzo Sica. Se così dovesse essere, il Pd potrebbe non prenderla benissimo, giacché i Dem dovrebbe puntare ancora – insieme ai Socialisti – sull’attuale sindaco Italo Voza. A Capaccio si profilano comunque elezioni infuocate, con ben nove candidati a sindaco.
Mercato San Severino
A Mercato San Severino è battaglia per prendere il trono di Giovanni Romano. Le candidature finora annunciate o sussurrate sono quelle dell’ex consigliere provinciale Carlo Guadagno, di Franco Iannone ed Antonio Corbisiero. Il Pd potrebbe guardare ancora a Carmine Ansalone, già candidato alle scorse elezioni.
Vietri sul Mare
Nella lista dei Comuni al voto non c’è Vietri sul Mare, ma le acque agitate potrebbero portare ad una fine anticipata dell’amministrazione guidata da Francesco Benincasa. In una maggioranza ormai disgregata, con una frattura interna tra Pd in maggioranza e Socialisti all’opposizione, la soluzione delle parti potrebbe essere di voltare pagina.