SALERNO. “Rispettoso degli ordini del suo governatore e coerente con atteggiamenti di arroganza che caratterizzano lo stesso presidente della Regione Campania che lo ha messo a capo della Commissione Bilancio, Franco Picarone non ha smentito se stesso neppure questa volta”. Così il capogruppo M5S Gennaro Saiello e il consigliere regionale M5S Tommaso Malerba, rispettivamente segretario e componente della Commissione regionale Bilancio.
“Nella seduta convocata per la discussione del testo del Collegato alla Legge di Stabilità 2018 – continuano – ha dapprima calpestato il regolamento, andando in deroga a una procedura d’urgenza posta dalla stessa Giunta e i cui termini sarebbero scaduti domani, adducendo motivazioni che non sono previste da nessun regolamento. Quindi, ai nostri legittimi richiami sulla palese violazione dello Statuto, ha risposto con l’unica arma che i componenti di questa maggioranza sono in grado di mettere in campo quando vengono messi spalle al muro: l’offesa personale”.
“In applicazione dell’articolo 54 dello Statuto, modificato nel 2016 dalla stessa giunta De Luca, il 21 dicembre era stato depositato il testo del Collegato, ponendovi la motivazione di urgenza. Venerdì scorso, 5 gennaio, il M5S ha chiesto in una nota il perché della mancata o tardiva convocazione. Con una telefonata di scuse – continuano – Picarone ha informato il capogruppo Saiello che avrebbe fatto il possibile per calendarizzare entro 48 ore utili la commissione, così da rispettare i termini. Ma la scena è cambiata in sede di Commissione. Con Picarone che ha annunciato di andare in deroga ai termini previsti dallo statuto, in attesa dell’entrata in vigore dello spalma-debiti che gli consentisse di poter contare su un avanzo di circa 100 milioni”.
“Soldi da investire, presumibilmente – specificano – nelle classiche misure da campagna elettorale per il partito rappresentato tra i banchi della maggioranza, tenuto conto che allo stato il testo portato in Commissione è assolutamente sprovvisto di contenuti. Si spiega soltanto così l’inversione di marcia che ha portato il presidente della Commissione Bilancio a calpestare l’articolo dello statuto modificato dalla sua stessa giunta. Improvvisazione e approssimazione sono gli unici principi che regolano da sempre l’attività del presidente Picarone. Principi in base ai quali, senza alcuna motivazione, era stato calendarizzato con procedura d’urgenza l’articolo sui debiti fuori bilancio, la cui discussione è stata fatta slittare di 48 ore dopo le contestazioni del M5S”.