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Elezioni comunali 2022 a Piaggine: il sindaco è Renato Pizzolante

Il nuovo sindaco di Piaggine è Renato Pizzolante. Si è votato per rinnovare il sindaco e il consiglio comunale: ecco i risultati delle elezioni comunali 2022 e dello spoglio elettorale. I seggi sono stati aperti la sola giornata di ieri, 12 giugno, dalle ore 7 alle 23.

Elezioni comunali 2022 a Piaggine: il sindaco è Renato Pizzolante

Ecco i risultati delle elezioni comunali a Piaggine dove Renato Pizzolante, sostenuto dalla lista ‘Piaggine Rinasce’, ha scalzato il sindaco uscente Guglielmo Vairo.



TUTTI I SINDACI ELETTI


Elezioni in provincia di Salerno, si vota in 34 comuni

In provincia di Salerno sono 34 i Comuni alle urne. Si vota ad Acerno, Agropoli, Albanella, Alfano, Bracigliano, Buccino, Buonabitacolo, Camerota, Castel San Giorgio, Centola, Cicerale, Colliano, Giffoni Sei Casali, Laurito, Marigliano Vetere, Mercato San Severino, Montecorice, Nocera Inferiore, Palomonte, Petina, Piaggine, Pisciotta, Prignano Cilento, Roccapiemonte, Roscigno, Rutino, Sacco, Sant’Arsenio, Santomenna, Sanza, Sapri, Serre, Stella Cilento e Stio.

Un solo candidato sindaco in tre comuni

In tre comuni è stata presentata una sola lista con un candidato sindaco. Per loro l’unico avversario sarà il quorum. All’aspirante sindaco solitario basterà raggiungere il quorum. Significa che almeno il 40% degli aventi diritto al voto dovrà recarsi alle urne ed esprimere la propria preferenza. I comuni dove è presente un solo candidato sindaco sono Sant’Arsenio, Buonabitacolo e Cicerale.

Come funziona il quorum

Nei piccoli Comuni, ovvero quelli sotto i 15mila abitanti, che avranno una sola lista in corsa per le elezioni, il quorum scenderà al 40%. A stabilirlo è il nuovo decreto del Governo pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Sono molti i Comuni al voto in cui per le elezioni si profila la presenza di una sola lista, come Sovere e Leffe per esempio, una tendenza sempre più frequente nei piccoli paesi. Proprio per questo è arrivato il nuovo decreto del Governo che sposta dal 50% al 40% il quorum necessario per rendere valida l’elezione del sindaco e del consiglio comunale. Abbassare il quorum significa quindi abbassare il rischio di commissariamento.


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