Inchiesta Salerno, Salerno

Elezioni nuove Province: cosa cambia? Facciamo un po’ di conti (in tasca)

Fra due settimane, domenica 12 ottobre, si svolgeranno le elezioni del nuovo Presidente della Provincia di Salerno e del nuovo Consiglio Provinciale.

I candidati alla carica di Presidente sono due: Giuseppe Canfora, sindaco di Sarno, per il centro-sinistra (Partito Democratico) e Giovanni Romano, sindaco di Mercato San Severino nonché Assessore all’Ambiente della Regione Campania, per il centro-sinistra (Fratelli d’Italia).

ELEZIONI SENZA VOTO

I cittadini non sono chiamati alle urne: a votare saranno infatti solo i consiglieri e i sindaci dei Comuni di tutto il salernitano. Questo, secondo quanto stabilito dalla legge n° 56 del 7 aprile 2014, conosciuta come legge Delrio, dal nome del suo autore, attuale Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio.
Le Province non sono state eliminate (per fare questo bisogna modificare la Costituzione ed è una procedura più lunga e difficile), ma seguiranno nuove regole.
La legge infatti Delrio re-disciplina le Province, le città metropolitane e le unioni di Comuni.

LE NUOVE PROVINCE

In particolare, prevede che il Presidente della Provincia sia eletto fra i sindaci della provincia stessa il cui mandato non scada prima dei diciotto mesi successivi alle elezioni; mentre possono essere eletti consiglieri provinciali tutti i sindaci e i consiglieri dei Comuni della provincia. Per tutti la carica provinciale è legata a quella comunale: scaduto questo secondo mandato scade automaticamente anche l’incarico provinciale che è sempre esercitato a titolo gratuito.
A fianco a questi due organi la legge prevede anche l’Assemblea dei Sindaci, composta da tutti i primi cittadini della provincia e che ha “ha poteri propositivi, consultivi e di controllo secondo quanto disposto dallo statuto”, statuto il quale deve essere approvato proprio da questa Assemblea.

QUANTO SI RISPARMIA?

Dal 13 ottobre 2014 presidente e consiglieri provinciali svolgeranno il loro lavoro a titolo gratuito. Quanto si risparmierà?
Per farci un’idea, andiamo a spulciare fra indennità di carica e rimborsi spesa corrisposti dalla Provincia di Salerno ai componenti dei suoi organi politici dal dicembre 2013 al giugno 2014.

IL PRESIDENTE

Il presidente della Provincia di Salerno, Antonio Iannone, ha ricevuto un totale di 41 mila euro, euro più euro meno, in questo lasso di tempo: 4 mila e 600 euro a dicembre 2013, poi 6.588,70 euro nei mesi del 2014 sino a giugno, quando ne ha ricevuti “solo” 3.513,92.

GLI ASSESSORI

Il lavoro degli assessori provinciali ci è costato circa 37 mila euro a dicembre 2013, 60 mila a gennaio 2014, circa 58 mila a febbraio e quasi altrettanti a marzo, ad aprile e maggio 55.839,17 euro. A giugno si è fatta economia: “solo” 29.779,92 euro.
Lo stipendio medio degli assessori si è aggirato attorno ai 4 mila euro mensili.
In totale da dicembre 2013 a giugno 2014 la Giunta della Provincia di Salerno ci è costata 354.900,69 euro più circa 11 mila euro per le spese di viaggio.

I CONSIGLIERI

Il Consiglio Provinciale invece ci è costato 209.599,86 euro a cui è bene aggiungere i rimborsi spesa per quasi 27 mila euro (eh, già perché un operaio, un professore, un libero professionista, chiunque insomma, a lavoro ci deve andare a sue spese, ma loro no, proprio no).

IN TOTALE

In totale nel 2014, sino a giugno, Presidenza, Giunta e Consiglio provinciali ci sono costati 586.526,73 euro. Nel 2013 sono costati 861.499,16 euro.

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