Gli ospedali salernitani sono in allerta a causa delle ondate di calore. Per fronteggiare l’emergenza, sono stati attivati percorsi assistenziali prioritari nei pronto soccorso, dedicati ai soggetti più vulnerabili, e potenziato il servizio di guardia medica. Il caldo intenso ha portato a circa 250 chiamate al 118, con conseguenze dirette e indirette, ma sul campo operano 60 ambulanze, 16 automediche, oltre a un’eliambulanza e un’idroambulanza. Non solo gli anziani, tradizionalmente i più fragili, necessitano di cure, ma anche i giovani sono colpiti dal caldo, richiedendo un’attenzione costante. L’anticiclone sub-tropicale africano sta intensificandosi, con un’ondata di calore che si preannuncia ancora più estrema come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.
Emergenza caldo, sotto pressione gli ospedali salernitani
Tra oggi e l’inizio della prossima settimana, si prevede un ulteriore afflusso di aria calda di origine africana, accompagnata da condizioni di stabilità atmosferica e un rischio quasi nullo di temporali. Le temperature sono destinate a salire significativamente, raggiungendo i 38-39 gradi nelle zone interne. In alcune aree, le temperature superano già di cinque gradi i valori medi stagionali, con picchi fino a 38 gradi e un tasso di umidità che in alcuni casi supera il 70%. La protezione civile regionale prevede che le ondate di calore continueranno almeno fino a domani, con inevitabili conseguenze sulla salute. Le richieste di aiuto sono in aumento, ma in una provincia così vasta, con oltre un milione di abitanti, la disponibilità di 60 ambulanze e 16 automediche potrebbe non essere sufficiente. La carenza di medici ha costretto alla demedicalizzazione di alcune ambulanze, ma anche così, si rischia di non riuscire a garantire l’assistenza necessaria. L’ondata di calore persisterà anche durante la settimana di Ferragosto, con temperature che potrebbero toccare i 40 gradi.
I sintomi segnalati
I sintomi tipici del colpo di calore, come mal di testa, nausea, febbre, crampi, svenimenti e, nei casi più gravi, incoscienza, non devono mai essere sottovalutati. Anche i segni di disidratazione, come sete intensa, bocca secca e minore sudorazione, richiedono attenzione. Gli anziani oltre i 75 anni, specialmente se affetti da malattie croniche come ipertensione, cardiopatie, diabete o problemi respiratori, sono particolarmente a rischio. Anche i neonati e i bambini piccoli necessitano di un monitoraggio costante della temperatura corporea, che può essere abbassata con docce fresche.