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Emergenza sicurezza stradale, le idee dello scrittore Fabio Bergamo sul tavolo del Ministero dei Trasporti

EBOLI. Fabio Bergamo è uno scrittore nato a Torino nel 1972 e noto in Italia per il suo impegno in favore della sicurezza stradale. Ha elaborato diverse proposte di natura educativa, tecnica, giuridica, già all’attenzione del Ministero dei Trasporti, per ridurre i sinistri stradali che causano, soltanto in Italia, migliaia di morti ed invalidi, e comportano un costo sociale di 30 Miliardi di euro ogni anno.Tra le idee più interessanti ci sono: lo Stop avanzato che perfeziona lo stop mettendo in comunicazione i veicoli che hanno la precedenza con quelli che intendono impegnare l’intersezione; l’ Indicatore di tenuta del margine destro (foto in basso) per ricordare ai conducenti di guidare in prossimità del margine destro della corsia occupata ai fini del reale mantenimento della distanza di sicurezza e non solo; l’indice di pericolosità stradale che con due livelli informa del pericolo nella sua gravità da cui una condotta di guida adeguata all’entità del pericolo stesso (col 1° livello si guiderà rispettando le norme; col 2° livello, che indica il rischio maggiore, la guida sarà effettuata in massima prudenza); la minisospensione della patente per correggere la condotta dei giovani conducenti prima che commettano infrazioni gravi e pericolose; la modifica dell’art. 3 con la definizione dei segnali stradali, la modifica dell’art. 148 per definire e controllare i sorpassi azzardati; la validazione del sorpasso a destra in autostrada allo scopo del corretto utilizzo delle corsie; il Logo della sua attività costituito da un casco e una cintura uniti insieme; il libretto “Fenomenologia del pedone” a fini didattici per le scuole e le autoscuole sulla sicurezza degli utenti deboli, il Privia Stop che, con una luce inserita nella parte frontale del veicolo segnala il suo rallentamento ai pedoni che attraversano la strada. Ha commentato anche una Sentenza emessa nel 2013, con numero 5399, della Corte di Cassazione per un sinistro a danno di un pedone, con la quale il Supremo Organo di Giustizia attribuiva, sul concorso di colpa, una responsabilità maggiore all’utente debole rimasto vittima del sinistro, ed una nettamente inferiore al veicolo che investendola le aveva procurato gravi lesioni, stabilendo razionalmente i limiti di velocità, rispetto al pedone, in base al tipo di strada urbana (senso unico 50 km/h e doppio senso 40 Km/h) ed attivare le 4 frecce di emergenza quando un pedone attraversa, lasciando anche una adeguata distanza di sicurezza tra lui e il veicolo. Sta lavorando ad una proposta di legge sull’omicidio stradale e ad altri progetti per il miglioramento della sicurezza. I dettagli e tutte le immagini delle sue proposte sono sul suo sito www.fabiobergamo.it.

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