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Estorsioni e rapine a Battipaglia: giudizio immediato per i sette ‘Singh’. Avevano sotto scacco un gruppo di connazionali

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Estorsioni e rapine a Battipaglia: subito a processo i sette ‘Singh’ che avevano sotto scacco un gruppo di connazionali che lavorava un città. Gli indagati, tutti cittadini indiani, sono finiti in manette all’alba del 24 giugno scorso. Lo riporta l’odierna edizione de La Città.

Estorsioni e rapine a Battipaglia: subito a processo i sette ‘Singh’

Sette cittadini indiani, appartenenti alla cosiddetta “gang dei Singh”, sono stati rinviati a giudizio immediato per estorsioni e rapine ai danni di connazionali che lavorano a Battipaglia. L’operazione, che ha portato al loro arresto il 24 giugno scorso, ha rivelato come il gruppo criminale avesse messo sotto pressione un gruppo di lavoratori della comunità Sikh, costringendoli a subire estorsioni sotto minaccia.

Gli imputati, tra cui Balkanrajot (“Bobbi”), Akashdeep, Bikramjit, Jagroop, Lovejit, Harmanpreet e Ravinder (“Foggi”), sono stati accusati di una serie di crimini e dovranno comparire dinanzi ai giudici del Primo collegio della Seconda sezione penale . Il termine “Singh” non indica un legame familiare tra i membri della gang, ma è il cognome che viene assegnato a tutti i maschi nella comunità Sikh, in cui “Singh” significa “leone” in lingua punjabi.

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