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Estorsioni a Scafati: ricorso in Appello per i membri del gruppo Matrone-Buonocore

Estorsioni a Scafati: i membri del gruppo Matrone-Buonocore hanno presentato ricorso in Appello per le condanne emesse dal Tribunale di Salerno.

Appello per le condanne al gruppo Matrone-Buonocore

Processo per le estorsioni a Scafati: i membri considerati legati al gruppo Matrone-Buonocore hanno annunciato di volere presentare il ricorso in Appello contro le motivazioni della sentenza emessa dal gip di Salerno.

Gli imputati sono considerati come gruppo egemone del territorio di Scafati e sono stati accusati di aver avviato un giro di estorsioni, ai danni dei negozianti, a suon di pistolettate e bombe. In totale, sono 57 gli anni di carcere assegnati ai condannati in virtù delle udienze preliminari del tribunale di Salerno.

Lo stesso Tribunale del riesame aveva confermato la prospettazione accusatoria con l’unica riforma, importante, della neutralizzazione dell’aggravante del metodo mafioso. Oltre tutte queste condanne, emergono anche le assoluzioni di Spiccano le assoluzioni di Palma Pasquale, Patrone Nicola, Panariello Marcello ed Elvira Improta.

Ridimensionate invece la condanna per Giuseppe Buonocore, reputato nuovo reggente della presunta cosca malavitosa, condannato per due tentate estorsioni con uno sconto di 4 anni rispetto alla richiesta del PM.

Condanne anche per Giovanni Barbato Crocetta e Pasquale Pannariello: rispettivamente condannati a 7 anni e 2 mesi da un lato, 6 anni e due mesi dall’altro. Antonio Palma è stato invece condannato a 4 anni per tentate estorsione e per detenzione di armi. Mentre Nicola Patrone è stato assolto.

Nappo Vincenzo è stato condannato a due anni. Su quest’ultimo si era soffermato molto il pubblico ministero nelle sue repliche essendo considerato una figura apicale del sodalizio. Pena di anni uno e mesi 8 per Berritto Francesco.

 

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