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Ex area Cirio: tra i 17 indagati anche imprenditori e politici salernitani

Tra i 17 indagati nell’inchiesta legata alla maxi speculazione edilizia nell’ex area Cirio di Castellammare, ci sono anche imprenditori e politici salernitani: ecco tutti i nomi.

Anche imprenditori e politici salernitani tra i 17 indagati dello scandalo legato all’ex area Cirio di Castellammare

Ci sono anche imprenditori e politici salernitani tra i 17 indagati coinvolti nell’inchiesta legata alla maxi speculazione edilizia nell’ex area Cirio di Castellammare di Stabia. Il Gip di Torre Annunziata ha inoltre accolto la richiesta della Procura di allungare di altri sei mesi i tempi delle indagini preliminari. Gli indagati sono accusati di vari reati, tra cui l’abuso di ufficio e il traffico di influenze illecite. 

Ecco tutti i nomi: oltre ad Adolfo Greco, imprenditore con un passato da cutoliano attivo in particolare nella distribuzione del latte, ci sono infatti i due parlamentari di Forza Italia Luigi Cesaro e Antonio Pentangelo, che negli anni si sono avvicendati alla guida della Provincia; Francesco Cesaro, architetto figlio di Luigi; il consigliere regionale e capogruppo del Pd, Mario Casillo; il suo referente su Castellammare, Gennaro Iovino, dirigente cittadino del Pd e padre del consigliere Francesco; e poi Luigi Greco, figlio di Adolfo ed ex consigliere comunale stabiese; Angelina Annita Rega, moglie di Greco e mamma di Luigi; l’architetto Mario Biondi, commissario ad acta nominato dalla Provincia per esaminare l’istanza della PolGre e accelerare l’iter; Antonio Elefante, ingegnere di origini stabiesi che ha curato il progetto e da anni impegnato in penisola sorrentina in grossi affari edilizi; l’imprenditore edile Giuseppe Passarelli, che avrebbe dovuto curare i lavori per la realizzazione del complesso; il commercialista originario dell’Avellinese, Pierpaolo Limone, che figurava come amministratore della PolGre; l’imprenditore Giovanni Lombardi, socio in affari con Greco in numerosi business anche fuori dalla Campania di recente al centro dell’attenzione per la chiusura del quotidiano salernitano «La Città», che è stato per due anni socio di riferimento del giornale «Metropolis», il giornale che ha la sede presso una proprietà di Greco; Sabato Polese, fratello di Tobia Antonio, il defunto «boss delle cerimonie» di Sant’Antonio Abate; Vincenzo Campitiello, Marcello Ciofalo e Vincenzo Colavecchia.

L’inchiesta legata all’ex area Cirio è praticamente collegata al caso “Olimpo” che porto Adolfo Greco a passare tre mesi in carcere con l’accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso. In seguito, la Polizia effettuò anche alcune perquisizioni nella sua abitazione, dalla quale furono sequestrati due milioni e mezzo di euro in contanti. Le vicende relative all’ex area Cirio di Castellammare sono state stralciate dal pm Giuseppe Cimmarotta, che indaga sui contatti tra Greco e i clan della zona stabiese. Nell’area un tempo occupata dallo stabilimento dovrebbero ora essere realizzati ben 300 appartamenti.


Fonte: Il Corriere del Mezzogiorno

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