Si riapre il caso sulla morte di Fabrizio Senatore di Nocera, l’uomo di 43 anni investito dalla guardia giurata Domenico Senatore, il quale tentò di difendersi dalla presunta aggressione.
Nocera: si riapre il caso sulla morte di Fabrizio Senatore
Investì con l’auto il 43enne di Salerno Fabrizio Senatore il quale spirò quasi sul colpo. Sarà ora il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Nocera Inferiore, Rossetti, a decidere se archiviare o meno la posizione della guardia giurata Domenico Senatore, 36anni, di Nocera Superiore. A seguito dell’investimento il 36enne fu arrestato con l’accusa di omicidio.
La decisione grazie all’avvocato della famiglia di Fabrizio Senatore
Il Pm Roberto Lenza aveva chiesto al Gip l’archiviazione. L’avvocato Pierluigi Vicidomini che assiste la famiglia di Fabrizio Senatore si è opposto alla richiesta del magistrato titolare dell’inchiesta.
Il giudice per le udienze preliminari ha convocato per il prossimo 28 maggio la Camera di Consiglio per decidere se procedere con l’archiviazione o se chiedere al magistrato un’imputazione coatta o un prosieguo delle indagini.
I fatti
Fabrizio Senatore fu investito dall’auto in retromarcia guidata da Domenico Senatore, il quale secondo la Procura, che a fine ottobre ha depositato la richiesta di archiviazione, avrebbe cercato di difendersi dall’aggressione da parte della vittima, che era in compagnia di un’altra persona in sella a una moto.
Fabrizio Senatore aveva raggiunto l’agro nocerino per “controllare” la sua ex. Il rapporto con la donna era finito da tempo ma lui non si dava pace. La perseguitava e non esitava ad effettuare anche attese notturne sotto la sua abitazione.
Fabrizio Senatore era agli arresti domiciliari
Fabrizio Senatore, ristretto ai domiciliari, quella notte di aprile non avrebbe dunque potuto uscire di casa. E invece in sella alla moto con un amico era arrivato nel quartiere Cicalesi, nei pressi del bar Petruccelli, e lì aveva visto la sua ex fidanzata con un altro.
Così la attese sotto casa dove pare che il 43enne salernitano abbia provato ad aggredire la guardia giurata che nel tentativo di difendersi abbia inserito la retromarcia investendo Fabrizio Senatore.
Quindi per il magistrato l’incidente di quella notte sarebbe stato causato da un tentativo di difesa, con l’esclusione di responsabilità per la morte del quarantaduenne. Ora la parola passa al gup.