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Femminicidio a Battipaglia, il killer tenta il suicidio in carcere: parla il fratello

Marco Aiello, arrestato per il femminicidio della moglie avvenuto a Battipaglia, tenta il suicidio nel carcere di Fuorni: giovedì scorso il fratello aveva confidato di aver paura per lui. “Appena Marco capirà cosa ha fatto, farà una pazzia”, queste sono state le parole confidate all’avvocato. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.

Femminicidio a Battipaglia, Marco tenta il suicidio: parla il fratello

Le parole del fratello si sono avverate: ieri mattina, venerdì 22 settembre, l’idraulico 39enne, arrestato per aver ucciso la moglie Maria Rosa Troisi nella loro villetta in via Flavio Gioia in località Lido Lago, ha provato a tagliarsi la gola con l’obiettivo di togliersi la vita. Avrebbe utilizzato un arnese recuperato all’interno della cella dove si trova in isolamento.

Il taglio era però poco profonda e non ha intaccato organi vitali. Aiello, in evidente stato di shock, è stato soccorso dagli agenti della Penitenziaria che lo controllavano a vista ed accompagnato in ospedale. Lì, piantonato, è stato medicato e poco dopo dimesso. L’uomo è tornato in cella in attesa dell’udienza di garanzia che con tutta probabilità sarà celebrato lunedì mattina. I familiari, che non sono neppure stati avvisati nell’immediatezza dei fatti, avendolo appreso da voci di strada, temono per la sua vita.

Le parole del fratello all’avvocato

Marco è stato salutato per ultimo dal fratello, tanto che lo stesso aveva confidato all’avvocato alcuni pensieri: “Marco non si è ancora reso conto di quello che ha fatto: quando lo capirà si ucciderà cosi come ha ucciso la moglie”. Parole che evidenziano un malessere captato anche dal legale che ha già chiesto una perizia psicologica al fine di capire se al momento dei fatti l’indagato fosse capace di intendere e volere.

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