Scattano i controlli nelle pompe di benzina di Fisciano. In questo periodo, caratterizzato dal rischio di aumenti generalizzati dei costi per gli effetti economici della guerra in Ucraina, si intensifica l’attività di controllo sul territorio comunale di Fisciano dei prezzi dei carburanti per garantire trasparenza e tutela dei consumatori. L’attività disposta dal Comando della Polizia Municipale ha accertato la corretta comunicazione al Ministero dello Sviluppo economico dei prezzi di vendita, praticati per tutte le tipologie di carburanti, dai singoli distributori presenti a Fisciano.
Il Comando di via Antinori, retto dal Comandante Francesco Saverio Della Bella, proseguirà nei controlli, anche nel corso dei prossimi giorni, con estensione delle verifiche alla corrispondenza tra prezzi comunicati e prezzi realmente praticati al consumatore finale.
Fisciano, controlli nelle pompe di benzina
Secondo la normativa in vigore infatti c’è l’obbligo per i gestori, di tutti gli impianti di distribuzione di carburante, dell’intera rete stradale, di comunicare al Ministero dello Sviluppo economico i prezzi di vendita praticati per tutte le tipologie di carburanti (benzina, gasolio, Gpl e metano, compreso quello proveniente da rigassificazione L-Gnc e quello erogato in forma liquida).
I prezzi comunicati vengono pubblicati sul Portale dell’Osservatorio Carburanti, che permette di consultare in tempo reale i prezzi di vendita dei carburanti effettivamente praticati presso gli impianti di distribuzione situati nel territorio nazionale. L’omessa comunicazione del prezzo o la comunicazione di un prezzo inferiore a quello praticato comportano per le stazioni di servizio pesanti sanzioni amministrative conseguenti all’inadempimento.
L’operazione
“L’azione della Polizia locale s’inquadra nell’ambito di una generale attività di controllo sulla trasparenza e per la tutela dei consumatori, che risulta ancora più necessaria in questo periodo e sul fronte dei carburanti alla luce della impennata dei prezzi causata dalla crisi internazionale per la guerra in Ucraina – spiega il sindaco Vincenzo Sessa – è evidente che lo scopo è quello di evitare che al danno dei rincari non si aggiungano azioni speculative a svantaggio dei consumatori”.