L’Avvocato Salvatore Sica che difende gli interessi delle Fonderie Pisano & C. Spa ha inviato una lettera agli organi di stampa per precisare alcuni punti in relazione alle affermazioni a vario titolo intervenute, in particolare da parte di esponenti del Comitato Salute e Vita.
La lettera
«L’Azienda – si legge – ha sin qui tenuto e continuerà a farlo, un contegno di assoluto rispetto delle sedi istituzionali, in particolare sottoponendosi, come è ovvio che sia, ai molteplici procedimenti che sin qui hanno sempre condotto all’esclusione di fatti e comportamenti penalmente rilevanti, per reati contro la salute pubblica.
E’ appena il caso di sottolineare che le risultanze processuali sin qui emerse sono basate su accertamenti tecnici “terzi”, posti in essere da Pubbliche Autorità o da perizie della Pubblica Accusa».
«Ogni tentativo di accreditare come “rilevantissime” indagini – ci si riferisce, in maniera specifica al cosiddetto rapporto SPES – documenti provvisori e non pubblicati è privo di fondamento: si tratta di uno studio parziale, di cui non si conoscono gli esiti definitivi e, tra l’altro, “sbandierato”, senza successo, già in varie sedi giudiziali. Allorché sarà ufficiale e disponibile la Fonderie Pisano lo valuterà con la massima serenità e correttezza sin qui manifestate».
L’Avvocato Sica “reitera la diffida a tutti coloro che pongono in essere attività di disinformazione ad astenersene immediatamente. L’Azienda ha già presentato esposto in sede penale per precedenti reiterati comportamenti diretti a creare allarmi ingiustificati e a macchiare l’immagine di una impresa storica e della famiglia titolare; sta per avviare l’azione risarcitoria nei confronti degli autori di tali condotte”.
«Va invece rivolto pubblico ringraziamento alla parte di stampa che sta correttamente garantendo contraddittorio ed equilibrio dell’informazione. Ciò a maggior ragione oggi che sempre più fasi processuali stanno contribuendo a far chiarezza della natura menzognera e diffamatoria delle altrui affermazioni».
«Mio tramite l’azienda fa riserva di ulteriori danni anche rispetto alla eventuale interferenza di terzi nel corretto iter della delocalizzazione, che resta obiettivo aziendale primario ed imprescindibile; va inoltre precisato che la mia assistita – stanca di essere oggetto di attacchi continui, basati su affermazioni infondate e gravissime, smentite fin qui dagli esiti processuali – tiene un monitoraggio costante delle diffamatorie condotte anche attuate attraverso l’uso della Rete: nessuno – conclude la lettera dell’Avvocato – si illuda di godere di impunità od esenzioni, atteso che le vie di legge, nessuna esclusa, saranno perseguite a tutela della verità, della dignità e dell’interesse collettivo».