Cronaca Salerno, Salerno

Fonderie Pisano, nuovo incontro: “Tumori aumentati ma necessario approfondire”

Oggi si è tenuto il terzo incontro del tavolo di approfondimento tecnico sulla questione Fonderie Pisano. Durante l’incontro sono stati messi in evidenza i dati di incidenza di alcuni tumori nei centri della Valle dell’Irno, che hanno registrato un aumento di neoplasie del tenue, melanomi del rinofaringe e tumori al polmone.

Terzo incontro su Fonderie Pisano

I dati del Registro Tumori non mostrano un’incidenza di tumori maggiore nell’area dell’Irno. Lo ha dichiarato il presidente della Commissione Ambiente del Comune a di Salerno, Arturo Jannelli presiedendo il terzo tavolo dedicato alle Problematiche relative alle Fonderie Pisano, anticipando già che la prossima riunione affronterà il nodo urbanistico.

I dati, però, risultano parziali poiché per molti pazienti è nota la città di provenienza ma non la residenza. Per questo motivo Arturo Iannelli, presidente della commissione Ambiente, pur ribadendo che non vi è un aumento preoccupante dei casi, ha sottolineato la necessità di georeferenziare i casi.

I dati presentati

Ad illustrare nello specifico i numeri emersi dal registro dei tumori sono state la responsabile dell’Asl Capaldo e il dottor Arcangelo Saggese Tozzi che però non ha voluto rilasciare dichiarazioni ufficiali in merito ma ha mostrato le tabelle con le incidenze nella popolazione dei singoli tumori divisi nella popolazione maschile e femminile fino al 2017.

L’assessore all’ambiente del Comune di Salerno Massimiliano Natella ha ricordato che questo del tavolo è sulla una delle tante iniziative che il Comune di Salerno sta portando avanti per arrivare a trovare una soluzione, non ultima quella del nuovo studio affidato all’Istituto zooprofilattico sulla popolazione residente. Presenti questa mattina anche i consiglieri comunali Antonio Cammarota e Catello Lambiase, oltre al dirigente comunale Davide Pelosioe Marilena Cantisani. Ancora assente il sindaco di Salerno, a casa perché positivo al Covid.

La proposta di Lambiase

Di qui la proposta del consigliere del Movimento Cinque Stelle, Catello Lambiase: “Ho proposto insieme agli altri membri consiliari del Comune di Salerno di incrociare i dati anagrafici dell’ente affinché si possano localizzare tali patologie nelle vicinanze dell’opificio. E’ emerso che tale studio può essere condotto sotto l’egida dell’Università degli Studi di Salerno che, se concorde, potrà coordinarlo in modo da far emergere gli aumenti significativi di patologie tumorali negli abitanti che si trovano attorno alle Fonderie, che non possono insistere in una zona della città densamente abitata perché incidono negativamente sulla qualità di vita dei cittadini salernitani ed in particolare della Valle dell’Irno”.

Il Comitato Salute e Vita

A bocciare ancora una volta il tavolo il comitato Salute e Vita, che nella giornata di ieri ha anche organizzato un flash mob in piazza Sant’Agostino per sensibilizzare i cittadini sul nesso causale tra inquinamento atmosferico e mortalità in eccesso nella Valle dell’Irno.

Lorenzo Forte, presidente del Comitato, parla di “dati oggettivamente inutili e fuorvianti che offendono la nostra intelligenza”. “Del resto – aggiunge – è paradossale che si continui a perdere tempo portando, a nostro giudizio in mala fede, dati generici, quando quelli dell’Istat e del Registro Tumori dell’area intorno alle Fonderie Pisano sono stati già analizzati ed estrapolati e sono già state tratte le conclusioni nelle relazioni peritali di epidemiologi con esperienza e di fama internazionale, che non sono certo burocrati come hanno dimostrato di essere i dirigenti dell’ASL di Salerno”.

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