SALERNO. Fondi e concorso di idee per il nuovo ospedale di Salerno.
Sarà un concorso di idee a decidere come dovrà essere realizzato la nuova azienda ospedaliera di Salerno. Lo si annuncia in una delibera della giunta regionale, che accelera sulle procedure per la realizzazione del nuovo Ruggi e per questo iscrive nel bilancio di previsione 2017-2019 i 18 milioni e mezzo di euro destinati alla progettazione esecutiva dell’intervento “Riqualificazione e ristrutturazione del complesso ospedaliero San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona”.
Che la Regione preferisca puntare su un polo assistenziale da realizzare ex novo, piuttosto che impegnare denaro su interventi di manutenzione straordinaria ritenuti comunque insufficienti, il presidente Vincenzo De Luca lo ha chiarito più volte nel corso degli ultimi mesi.
Ora si è deciso di passare alla fase operativa, azionando la norma che consente alla giunta di iscrivere in bilancio con una propria deliberazione le entrate derivanti da assegnazioni vincolate. Un colpo di acceleratore senza passare per il consiglio, anche perché un ulteriore dilazionamento dei tempi metterebbe a rischio il rispetto delle scadenze per l’impiego delle risorse del Fondo 2014-2020 per lo sviluppo e la coesione territoriale.
Dopo la firma, nell’aprile del 2016, del Patto per la Campania, il Dipartimento per le politiche di coesione ha trasmesso il nuovo quadro degli interventi sostenuti e la Regione ha preso atto di uno stanziamento di 81 milioni per la riqualificazione del Ruggi, a cui si aggiungono 18 milioni e mezzo per la progettazione esecutiva. Adesso questi ultimi fondi vengono iscritti in bilancio, in base a un fabbisogno finanziario quantificato in 100mila euro per l’anno in corso, 15 milioni nel 2018 e 3 milioni e 400mila nel 2019.
«Occorre consentire l’avvio delle attività di progettazione del nuovo polo assistenziale, didattico, di ricerca della città di Salerno» si legge in delibera. E la procedura individuata per arrivare alla scelta del progettista sarà quella del concorso di idee. Il compito di organizzarlo è stato demandato dalla giunta alla Direzione generale per la tutela della Salute e al coordinamento del Servizio sanitario regionale.
Fonte: la città
