Frana a Coperchia, si indaga anche per abusivismo edilizio: quella villetta non doveva essere lì? La zona era ad alto rischio, e non avrebbero essere presenti abitazioni? Perchè l’edificio era stato costruito? Sono queste le domande alle quali la Procura di Salerno darà una risposta nei prossimi mesi.
Dopo la grande paura di mercoledì sera, quando un ammasso di rocce e detriti è venuto giù dalla montagna, sventrando una villetta a 3 piani della frazione Coperchia di Pellezzano, si cerca di stabilire chi ha sbagliato. Occhi puntati anche sulla ditta che eseguì la manutenzione del costone roccioso.
Frana a Coperchia, ipotesi abusivismo edilizio
Tragedia sfiorata in via Livatino, nella frazione Coperchia di Pellezzano, mercoledì sera, quando uno smottamento di vaste dimensioni ha provocato il distaccamento di una frana dal costone collinare invadendo alcune abitazioni.
L’inchiesta
La Procura a Salerno potrebbe concludere gli accertamenti già in questi giorni e presentare il fascicolo con l’esito dei controlli già lunedì. Le abitazioni evacuate sono ancora sotto sequestro, tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti anche quella di abusivismo edilizio. Da chiarire anche la posizione della ditta che aveva eseguito i lavori di messa in sicurezza del costone roccioso che mercoledì notte si è letteralmente sbriciolato, sventrando un’abitazione si 3 piani. Al momento non sarebbe stato ipotizzato alcun reato, e non ci sarebbero indagati.
Lo sfogo di un padre di famiglia
Sui social ha colpito il post di un residente del posto, costretto a lasciare la propria abitazione dopo la frana. “Sicuramente abbiamo perso tutto, o poco ci manca” scrive l’uomo rivolgendosi, virtualmente, alla moglie. “Era piccolina ma avevamo ogni cosa per noi e per i nostri figli. Ora a mente fredda, capisco che per questione di minuti e di piccole coincidenze possiamo, noi quattro, essere ancora abbracciati”.
I ringraziamenti e il dolore
“Il percorso che da ora in poi ci aspetta sarà lungo e sicuramente non facile. Cercheremo nuovamente di costruire qualcosa di nostro e, al contempo, ti prometto che se c’è stato qualcuno o più di qualcuno che ha commesso degli errori, pagherà. Ne sono certo. Ringraziamo quanti ci sono stati vicini fin da subito. Ripartire è dura ma ce la faremo” conclude il post, accompagnato da decine di commenti di sostegno.