FISCIANO. A più di 24 ore dalla morte di Francesca Bilotti, la 23enne uccisa un autobus della Sita in manovra, al terminal dell’Università degli Studi di Salerno emergono indizi circa il processo a carico dell’autista del bus che ha investito e ucciso la studentessa di Giffoni Valle Piana. L’uomo, 61 anni, ha a suo carico l’ipotesi di omicidio colposo e l’Ateneo salernitano sta valutando l’ipotesi di costituirsi parte civile al processo. Lo ha dichiarato il rettore Aurelio Tommasetti che ieri, all’università, è intervenuto durante un corso di aggiornamento per giornalisti, esprimendo dolore e cordoglio per la morte di Francesca.«Siamo certi che l’autorità giudiziaria inquirente farà piena luce sulla dinamica dell’incidente, accertando e perseguendo eventuali responsabilità anche grazie alle immagini fornite dal sistema di videosorveglianza messe a disposizione dall’Università. L’Ateneo, nel ribadire totale disponibilità a tutti gli accertamenti del caso, preannuncia la sua intenzione di valutare l’opportunità di costituirsi parte civile nel processo penale a fianco della famiglia, a tutela della reputazione dell’Ateneo e avendo sempre come priorità gli interessi dei nostri studenti», ha dichiarato il rettore.