Cronaca, Cronaca Salerno, Salerno

Dolore e commozione ai funerali del senatore Francesco Castiello a Vallo della Lucania: “Un autentico uomo delle istituzioni”

Francesco Castiello
Francesco Castiello
Francesco Castiello

Dolore ai funerali di Francesco Castiello questa mattina venerdì 3 gennaio 2025 a Vallo della Lucania. Numerosi cittadini hanno partecipato per rendere omaggio al parlamentare del Movimento 5 Stelle, scomparso lo scorso 31 dicembre a RomaLo riporta InfoCilento.

Oggi i funerali di Francesco Castiello: “Un uomo autentico”

Sono stati centinaia a porgere l’ultimo saluto al senatore Francesco Castiello, deceduto a Roma il 31 dicembre scorso. Molti hanno voluto rendere omaggio a lui, fin da ieri sera, presso la sala consiliare del comune di Vallo della Lucania, dove era stata allestita la camera ardente. Poco prima delle 11, il feretro è stato trasferito nella vicina chiesa della Madonna delle Grazie, gremita di persone.

La cerimonia funebre

Durante le celebrazioni, guidate dal vescovo Vincenzo Calvosa, erano presenti non solo i familiari, ma anche rappresentanti delle istituzioni locali e nazionali, delle forze armate e delle associazioni. Tra coloro che hanno reso omaggio al senatore Castiello c’era anche la vicepresidente del Senato, Maria Domenica Castellone. “L’ho conosciuto il giorno del mio ingresso nella diocesi,” ha ricordato il vescovo nell’omelia. “Ci siamo incontrati per esplorare possibili forme di collaborazione per il progresso della nostra comunità.” Successivamente, ha tracciato un profilo del senatore Castiello: “Era ammirato da tutti come un uomo profondamente legato al nostro Cilento, un autentico rappresentante delle istituzioni. Spesso, chi si dedica alla politica è guardato con diffidenza, ma se svolta con passione, la politica può diventare un modo per esercitare la carità cristiana.”

“Esprimiamo la nostra gratitudine al senatore per il suo impegno e il lavoro svolto a favore dei nostri territori, che ha spesso sostenuto le nostre comunità. È stato un uomo attento, generoso e sempre disponibile”, ha concluso. “Non abbiamo mai dubitato della tua grandezza. Sei stato un uomo straordinario, con un cuore immenso, sempre pronto ad aiutare gli altri. Fino all’ultimo hai pensato a tutti, dimostrando la tua consueta forza anche quando il tuo corpo ti stava abbandonando. Hai mostrato un’eccezionale resilienza anche durante la malattia”, hanno dichiarato le figlie Mina e Sara.

Visibilmente commossa, la vicepresidente Castellone ha ricordato il suo legame di amicizia con Castiello, descrivendolo come “un esempio di passione, dedizione e onestà per molti”. “Di Francesco porterò con me tanti ricordi: i suoi interventi in aula pieni di passione, la sua emozione nel vedere partire quel treno diretto in Cilento (il Frecciarossa, ndr) per il quale si era battuto, le lettere che scriveva, la sua lotta contro l’autonomia differenziata e a favore del sud”. “Ci mancherà tantissimo, ma è stato un grande onore condividere questo tratto di vita con lui”, ha concluso. Alla fine della cerimonia, il feretro è stato salutato da un lungo applauso mentre si dirigeva verso il cimitero di Vallo della Lucania per il rito di sepoltura.

La lettera della figlia

Caro papà,
non avremmo mai voluto scrivere queste parole..
E invece ci hai lasciato in un giorno di festa perché sapevi che eravamo tutti insieme e
che ci saremmo sostenuti per cercare di colmare questo vuoto enorme che ci stai
lasciando..
Te ne sei andato nel giorno dell’anniversario di matrimonio di nonno e nonna..
In un giorno di festa perché siamo certe che non ci avresti voluto vedere piangere..
Ed ora siamo qui a dirti addio nella stessa Chiesa dove siamo venuti a Messa insieme
tante volte e dove mi hai accompagnato all’altare..
In questi giorni abbiamo letto tantissime belle parole che ti riguardano.. Anche da parte
dei tuoi avversari politici, che alla fine sono diventati tuoi estimatori.
In effetti non avevamo dubbi sulla tua grandezza non solo culturale e professionale, ma
soprattutto umana..
Sei stato un uomo buono con un grande cuore..
Ti abbiamo sempre considerato l’”uomo del popolo”, con un pizzico di gelosia..
Perché non ti fermavi mai.. Eri sempre pronto ad aiutare il prossimo, soprattutto i più
deboli e i più indifesi, senza volere nulla in cambio..
E a noi non bastava mai il tempo che ci potevi dedicare..
Ma tu dovevi studiare, lavorare, promuovere la cultura, occuparti del tuo amato
Cilento, coltivare la tua cara vigna.
Fino all’ultimo, in un letto di ospedale, hai pensato a tutto e tutti con una lucidità
incredibile..
Hai mostrato la tua solita forza, mentre il corpo ti stava abbandonando.. Scherzavi
anche sulla morte e facevi battute che facevano ridere tutti, infermieri compresi.. Avevi capito che questa ennesima battaglia l’avresti persa..
Fino all’ultimo hai dimostrato il tuo grande amore per mamma..
La notte prima di andartene hai voluto il cellulare carico perché dovevi chiamare tua
moglie..
Fino all’ultimo hai voluto noi due figlie vicino a te.. E noi che ci sentivano impotenti
ti abbiamo tenuto la mano stretta per farti sentire che c’eravamo..
Sei stato eccezionale anche nella malattia, come ci hanno riferito i medici..
Per te, dicevano, bisognava fare il possibile e l’impossibile per salvarti..
Il tuo sorriso mite e il tuo garbo li hai mantenuti fino al tuo ultimo respiro..
La tua umiltà e la tua integrità morale ti hanno reso unico e speciale..
Non hai tenuto niente per te..
Tu la vita la divoravi.. Non ti arrendevi mai.. Nemmeno di fronte alle difficoltà o alle
delusioni.. Fino all’ultimo giorno hai cercato spiegazioni scientifiche in merito alle
cure che speravi di poter ancora fare..
Grazie per averci amato immensamente come immenso eri tu..
Grazie per averci mostrato il tuo lato più fragile in più di un’occasione..
Tu che per noi eri un supereroe invincibile..
Grazie per averci fatto vivere esperienze di ogni tipo..
Grazie per averci insegnato l’amore per la famiglia, l’importanza dell’amicizia, il senso
del perdono, la passione per la vita, il senso del dovere e il valore delle tradizioni..
Stavi cominciando con il tuo adorato nipotino Francesco, ma purtroppo ti hanno voluto
in Cielo perché avevano bisogno di un galantuomo come te..
Cercheremo con tutte le nostre forze e con tutto il nostro cuore di continuare a portare
avanti tutto quello che hai costruito a Mascecco con i tuoi sacrifici e la tua dedizione… Ciao papà..
Mina e Sara..

Vallo della Lucania