Anche il Governo italiano, con l’interessamento del ministro Antonio Tajani e del sottosegretario Edmondo Cirielli, si è attivato per Francesco Flauto, il ragazzo di Pontecagnano Faiano detenuto nel carcere romeno di Porta Alba dal marzo dell’anno scorso. Ora Flauto è stato estradato e si trova in un carcere del Lazio, in attesa di essere trasferito all’istituto di Fuorni a Salerno. Accusato di traffico internazionale di droga, un’accusa che ha respinto sin dall’inizio, dovrà comunque scontare la sua pena, ma potrà farlo in Italia. Dato il suo stato di salute precario e la condanna a poco più di tre anni, potrebbe ottenere il regime di detenzione domiciliare come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.
Pontecagnano, Francesco Flauto trasferito in Italia dal carcere lager romeno
Il rimpatrio di Francesco Flauto è stato gestito direttamente dal Ministero degli Esteri. I suoi genitori, disperati per le condizioni disumane in cui il figlio era detenuto in Romania, senza ricevere cure adeguate nonostante fosse affetto da gravi patologie, tra cui una malattia oncologica, avevano persino trovato una casa vicino al carcere per garantirgli un domicilio romeno. Tuttavia, le richieste di scarcerazione presentate dal suo legale, Michele Sarno, sono state respinte per ben sette volte.
Solo dopo le denunce della madre di Filippo Mosca, un altro detenuto italiano nella stessa prigione, sono emerse le terribili condizioni di detenzione cui entrambi i giovani erano sottoposti: violenze fisiche e pessime condizioni igienico-sanitarie. Questo ha aperto uno spiraglio di speranza per Flauto, soprattutto perché il procuratore romeno non aveva presentato appello alla sentenza di primo grado.
La vicenda
Francesco Flauto era stato arrestato il 30 aprile 2023 con l’accusa di spaccio di stupefacenti, aggravata dall’importazione della droga da un paese straniero. Al suo arrivo in Romania, era stato sottoposto a un’ispezione corporale che aveva dato esito negativo, dimostrando che non trasportava sostanze dall’Italia.
Tuttavia, della ketamina è stata trovata nella sua stanza d’albergo, e intercettazioni con presunti “clienti” sembrano incriminarlo. Durante l’arresto, Flauto ha fornito agli inquirenti il numero di telefono di colui che gli avrebbe procurato la sostanza. La sua difesa ha presentato ripetute richieste di revoca o modifica della misura detentiva, basandosi sul suo comportamento corretto e sulle sue gravissime condizioni di salute, tra cui tumori e la mancanza di un rene.