Frasi omofobe, offese sessiste, discriminazione di genere, mobbing e abuso di potere: è bufera su Carmine Alfano, ordinario Unisa e candidato sindaco a Torre Annunziata. L’uomo si difende: “Solo goliardia, condanno e respingo ogni discriminazione”. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.
Frasi omofobe, bufera su Carmine Alfano
Frasi omofobe, offese sessiste, discriminazione di genere, mobbing e abuso di potere: è bufera su Carmine Alfano, ordinario Unisa e candidato sindaco a Torre Annunziata. “I ricchioni nel forno crematorio e abbiamo risolto il problema”, è solo una delle frasi shock pronunciate dal direttore della Scuola di Specializzazione in Chirurgia Plastica e Ricostruttiva all’ospedale Ruggi che si sentono in 15 minuti di audio nella denuncia presentata dall’Asl. Quindici minuti estratti da conversazioni e meeting con Alfano: “Chiediamo l’immadiata sospensione”, ha denunciato il presidente di ASL. Decine le frasi incriminate.
La replica
Ma Carmine Alfano si difende: “Con rispetto riconosco ogni forma di libertà sia ideologica che identitaria. Credo nella libera espressione del proprio essere e sentire, che ogni individuo ha diritto a dimostrare senza timore. Condanno e respingo ogni forma di discriminazione per orientamento sessuale. Non ho mai espresso giudizi, né valutato il modo di essere di una persona sulla base del suo orientamento sessuale. Le frasi riportate dalla stampa le ho dette in un contesto di estrema goliardia e hanno un significato sarcastico, paradossale e inverosimile senza l’intenzione di offendere nessuno. L’intento di chi le ha estrapolate e diffuse a cinque giorni dalle urne ha un evidente e spregevole obiettivo di mettere in ombra la mia persona come uomo, professionista e sindaco. Le liste della mia coalizione sono state aperte a tutte a tutte le identità e libertà di espressione“.
L’Unisa apre un’inchiesta
L’Università di Salerno ha provveduto a nominare una Commissione incaricata di acquisire le informazioni utili alla verifica dei fatti riportati e di redigere una relazione istruttoria da sottoporre eventualmente anche al vaglio del Garante dei diritti degli studenti, istituito in Ateneo. Il suddetto Decreto di nomina e tutti gli atti che saranno prodotti dalla citata Commissione saranno inviati alle autorità competenti.