Palloncini bianchi, maglietta del Napoli e lacrime per i funerali di Diego Mandola, il barman originario di Sapri precipitato dal quarto piano della sua abitazione in Francia. Anche il cielo, oscurato dalle nuvola a causa dell’allerta meteo proclamata per questa giornata di domenica, sembra accompagnare il pianto di dolore di tutta la comunità.
Diego Mandola cade dal quarto piano in Francia, i funerali a Sapri
Anche il cielo, oscurato dalle nuvola a causa dell’allerta meteo proclamata per questa giornata di domenica, sembra accompagnare il pianto di dolore di tutta la comunità. La chiesa dell’Immacolata, dove si sono svolte le esequie, e la Piazza Plebiscito gremite per salutare per l’ultima volta il cameriere salernitano di 36 anni che ha perso la vita nella notte tra il 30 e il 31 agosto a Thonon-les-Bains.
Palloncini bianchi, maglia del Napoli e lacrime
Palloncini bianchi liberati nell’aria, lacrime e una maglia del Napoli riposta sopra la bara ha salutato il giovane, morto tragicamente a migliaia di chilometri di distanza da casa sua. La salma è arrivata nella notte di oggi nella città originaria del ragazzo.
La celebrazione funebre
Alle 10.43 una macchina bianca scorta in Chiesa mamma Adriana e papà Giovanni. Sono distrutti dal dolore, ma trovano la forza per salutare chi si è stretto intorno alla loro disperazione. Alle 11.01 arriva Diego. Il parroco don Raffaele Brusco benedice la salma, prima che la stessa entri per l’ultimo saluto all’interno della Chiesa, gremita di persone che lo hanno amato.
Molto toccante e ricca di significato l’omelìa del giovane Parroco, che si è rivolto ai genitori e a tutti i giovani: “In questo momento bisogna richiamare la bellezza di una vita spesa per amore, proprio come fanno tutti i genitori. E quando si ama troppo a volte si può anche sbagliare, ma non è mai un fallimento. Mai! La verità è che ogni persona, soprattutto giovane, deve riscoprire la bellezza della propria vita, fondata sui veri valori, senza sprecarla dietro false divinità o – peggio – scorciatoie. Siamo una grande famiglia, siamo tutti uniti in questo grandissimo dolore. Diego sarà sempre con noi”.
Le lettere della mamma e della sorella
Secondo quanto riportato da Onda News, al termine della cerimonia sono state lette con grande commozione alcuni pensieri degli amici di Diego, i quali hanno ricordato quel ragazzo sempre sorridente con la passione per la musica neomelodica napoletana e per il Napoli. “Amico mio ora sei andato a ballare sulla tua stella più bella”, è scritto in una di queste lettere.
Straziante il momento in cui sono state lette anche le lettere della mamma Adriana e della sorella gemella Elisabetta. “Scusa se non ti ho capito abbastanza” il significato delle parole della mamma. Frasi che hanno toccato il cuore, commoventi e significative. Così come è stato significativo e convinto l’applauso dei presenti.
La canzone di Irama
La bara esce dalla Chiesa, avvolta in una maglia ed una sciarpa del Napoli, la squadra di calcio che Diego amava. Parte la canzone di Irama. “Ovunque sarai, ovunque sarò. In ogni gesto io ti cercherò. Se non ci sarai, io lo capirò. E nel silenzio io ti ascolterò “: versi che descrivono meglio di ogni parola lo stato d’animo di tutti. Sorvolano il cielo tanti palloncini bianchi ed un palloncino azzurro con il numero “36”, l’età di Diego. Fra pochi giorni avrebbero festeggiato il suo compleanno. Toccante l’abbraccio fortissimo tra papà Giovanni e il Sindaco di Sapri Antonio Gentile, in lacrime anche lui.
L’applauso
Ad accompagnare il feretro che lascia la piazzia, l’ultimo applauso scrosciante e sentito della sua Sapri.
Diego cade dal quarto piano e morto in Francia
Il giovane sarebbe precipitato dal quarto piano del palazzo dove risiedeva in Francia, ad Évian-les-Bains, per cause ancora in corso di accertamento.
Giovedì è stata prima effettuato un esame esterno poi eseguita l’autopsia sul corpo per non lasciare nulla al caso. Nei prossimi giorni si capirà la natura del decesso del giovane. Intanto nella notte tra oggi e domani arriverà la salma per poi essere celebrati i funerali.
L’autopsia
Dietro la morte del cameriere di origini sapresi ci sarebbe una caduta accidentale, ma tutto è ancora da accertare. I parenti del 36enne chiedono di conoscere le cause esatte della scomparsa del figlio. Ecco perché si sono affidati ad un avvocato e sono in stretto contatto con la Farnesina. Diego Mandola lavorava come cameriere in Francia dove è morto dopo essere caduto dal tetto-terrazzo di una palazzina di cinque piani. Il 36enne, da tempo, lavorava in un ristorante siciliano a Thonon-les-Bain, nell’alta Savoia francese. Il giovane salernitano, stando al racconto del titolare del locale, avrebbe terminato di lavorare per poi fare rientro nella sua camera da letto.
La ricostruzione della tragedia
Diego dormiva in una stanza situata al quarto piano della palazzina che ospita lo stesso ristorante. Nelle stesse stanze alloggiano altri cinque dipendenti dello stesso locale. Lo scorso 30 agosto, dopo il turno di lavoro, Diego Mandola si è cambiato nella sua camera e sarebbe salito sul tetto. Per cause ancora da chiarire, è scivolato giù, finendo violentemente nel piazzale sottostante.
All’arrivo dei sanitari sul posto, il 36enne originario di Sapri era ancora vivo. Hanno provato in tutti modi a tenerlo in vita, ma poco dopo non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Il suo cuore avrebbe cessato di battere mezz’ora dopo la caduta, che sarebbe avvenuta intorno alle 4,30, tra martedì e mercoledì scorsi. La famiglia sarebbe stata informata della tragedia diverse ore dopo, intorno alle 13. Restano avvolte nel mistero le cause del tragico accaduto.