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Furti in aziende nelle aree industriali, presa la gang dei rom: i nomi

Erano specializzati nei furti in aziende in zone industriali: la gang dei rom è stata sgominata dai carabinieri. Quattro arrestati e tre denunciati. Un modus operandi ben preciso e una base di partenza: il campo nomadi di Arzano.

Furti in aziende, sgominata gang dei rom

Sono stati i carabinieri della Compagnia di Sala Consilina guidati dal capitano Davide Acquaviva a sgominare la gan. I malviventi sono stati seguiti, scoperti e arrestati dai segugi del nucleo operativo, che per mesi sono stati sulle loro tracce avvalendosi di tecnologia e seguendo i sospetti.

I quattro di etnia rom, pluripregiudicati, sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di furti aggravati ai danni di capannoni industriali in tutto il territorio nazionale, così come gli altri tre denunciati. Il capo del campo nomadi di Arzano, detenuto nel carcere di Avellino, era evaso durante la rivolta del carcere di Foggia e poi catturato. Si tratta di Costel Tudorache. Gli altri tre sono Alexandru Leonte, Ionut Enache e Florentin Tanase.

Il modus operandi era sempre lo stesso: partivano nel pomeriggio dal campo nomadi con un’auto scelta dal parco macchine del campo, guidata da Leonte. Usando l’autostrada o l’A1 o l’A2, colpivano le zone industriali. Se il colpo andava a segno tornavano con le auto rubate e Leonte a far da staffetta, o il palo aveva il compito di recuperare i complici sull’autostrada,

L’indagine

L’indagine, condotta nell’inverno 2019, dalla sezione operativa dell’Arma è stata condotta con l’ausilio informativo dell’ufficio dell’esperto per la sicurezza dell’Ambasciata Italiana in Romania del Servizio per la Cooperazione Internazionale di polizia, e ha consentito di identificare il gruppo di 7 persone. I furti erano caratterizzati dall’individuazione dei capannoni a ridosso delle autostrade del Sole e del Mediterraneo – usate come vie di fuga – si entrava scardinando le serrande con auto usate come arieti, o flex portatili. I colpi messi a segno sono almeno 29. Le zone colpite sono Ferentino, Colleferro, Anagni, Frosinone, Narni, Atena Lucana, Sala Consilina, Polla e Lauria. Nel bottino attrezzi da lavoro, pneumatici, matasse di rame, alimenti pregiati e materiale informatico, per circa 300mila euro. Aver bloccato la razzia ha stroncato una fiorente attività per alimentare mercati paralleli. I carabinieri hanno recuperato 18 veicoli del valore di 150mila euro.

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