Economia Salerno, Salerno

Garanzia Giovani, “tirocini fuorilegge”. Lettera al ministro

Garanzia Giovani, tirocini fuorilegge: lettera al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro della giustizia. “La regione Campania, con delibera n. 117 del 24 aprile 2014 della giunta regionale ha approvato il bando per il piano di attuazione regionale «Garanzia Giovani»; la regione Campania ha stipulato un protocollo d’intesa per l’utilizzo di tirocinanti presso gli uffici dei distretti delle corti d’appello di Napoli e Salerno utilizzando le risorse stanziate per il piano regionale «Garanzia Giovani in Campania»; la «Garanzia Giovani» è uno strumento giuridico in materia di politiche attive per il lavoro disciplinato sia a livello comunitario, sia a livello nazionale, attraverso un piano di azione nazionale, preceduto da disposizioni legislative inserite nel decreto-legge 76 del 2013.

Le regioni, dunque, pur libere di attuare i propri piani regionali, sono vincolate al rispetto di rigorose condizioni stabilite dal diritto dell’Unione europea, in armonia con l’applicazione del piano «Garanzia Giovani» negli altri Paesi membri e il conseguente utilizzo di risorse pubbliche; in questo senso, il protocollo stipulato tra la regione Campania e gli uffici dei distretti delle corti di appello di Napoli e Salerno appare all’interrogante carente e non conforme a quanto disposto da fonti di rango superiore e con il generale indirizzo politico-amministrativo del governo sul progetto «Garanzia Giovani».

Sotto il profilo del tetto di età anagrafica stabilito dal piano nazionale per l’accesso al programma «Garanzia Giovani» – il limite stabilito è di 29 anni – il protocollo d’intesa stabilisce lo stanziamento di risorse del programma «Garanzia Giovani» anche per soggetti di età superiore, contravvenendo dunque a quanto stabilito dall’Unione europea e dal Governo; inoltre, in risposta ai quesiti sollevati da alcune regioni, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali aveva già chiarito il divieto di attivare stage o tirocini presso enti pubblici, stanti il prevalente obiettivo e compito del progetto «Garanzia Giovani» di favorire l’inserimento lavorativo dei giovani e le modalità di accesso alle carriere pubbliche per concorso.

Tale disposizione ministeriale aveva altresì un carattere prescrittivo e non negoziabile; dunque tutte le regioni sono state richiamate al rispetto di tale indicazione, anche al fine di non pregiudicare i legittimi diritti del bacino di utenza del programma «Garanzia Giovani» e distrarre fondi destinati alla ricerca di un posto di lavoro per quanti hanno fatto domanda di accesso al programma; secondo i dati del Ministero della giustizia, il profilo anagrafico e lavorativo dei tirocinanti e del personale precario dei tribunali, anche campani, non coincide affatto con la platea di utenza progetto. In questo modo, le autorità regionali rischiano di suscitare un contrasto tra due categorie ugualmente disagiate e ugualmente aventi diritto ad interventi di stabilizzazione, delineando profili di legittimità sia per l’una, sia per l’altra categoria; se l’obiettivo è quello, assolutamente necessario, di stabilizzare il personale precario dei tribunali italiani, allora sembra opportuno individuare risorse specifiche, laddove tralaltro, sono stati già numerose le richieste di intervento dell’interrogante, avvenute attraverso la presentazione di emendamenti ed ordini del giorno.

Il problema dell’omogeneità nell’applicazione del programma «Garanzia Giovani» è il principale elemento, di criticità riscontrato dai dati sul monitoraggio, la stipula del suddetto protocollo rischia, dunque, di suscitare un precedente pericoloso e dannoso -: di quali elementi disponga il Governo in relazione a quanto esposto in premessa e se intenda promuovere un confronto con le regioni, volto a chiarire le condizioni di accesso al piano «Garanzia Giovani» e per il conseguente utilizzo delle sue risorse, anche alla luce dei vincoli posti dal diritto dell’Unione europea e dagli atti comunitari adottati in materia; quali iniziative urgenti di competenza si intendano assumere per procedere ad una stabilizzazione del personale precario presente negli uffici giudiziari e nei tribunali” si legge nella missiva a firma di diversi deputati.

(Fonte: puntoagronews)

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