Emergono dubbi sulla morte di Gennarino, un cane Maremmano molto amato a Pellezzano, che è stato prelevato dall’accalappiacani e trasferito all’ospedale veterinario Frullone di Napoli, dove è deceduto. La sua custode, che si era occupata di lui per anni, non è stata informata e non ha potuto salutarlo. L’Asl di Salerno ha spiegato che il cane era in condizioni terminali, ma restano dubbi sulla tempistica e sulla necessità del prelievo notturno. La comunità è in subbuglio e chiede chiarezza sull’accaduto.
Pellezzano, la triste e misteriosa morte di Gennarino, il cane amato in tutto il quartiere: la custode non ha potuto salutarlo
Un episodio controverso ha scosso la comunità di Pellezzano domenica sera. Protagonista Gennarino, un cane di razza Maremmano amato dai residenti locali. Il cane è stato prelevato dall’accalappiacani nella tarda serata e trasportato all’Asl veterinaria di Salerno, dove le sue condizioni critiche hanno portato alla decisione di trasferirlo all’ospedale veterinario Frullone di Napoli. Purtroppo, Gennarino è deceduto poco dopo.
L’accaduto ha suscitato una forte indignazione da parte di una residente di Capriglia, frazione di Pellezzano, che si era presa cura di Gennarino con dedizione per anni. La donna, non presente al momento dell’accalappiamento, ha appreso con grande dispiacere della morte del cane e dell’impossibilità di un ultimo saluto.
Le parole dell’Asl veterinaria di Salerno
L’Asl veterinaria di Salerno ha precisato che Gennarino era giunto in stato terminale e che non esisteva alcuna possibilità di salvarlo. Per questo motivo, è stata presa la decisione di trasferirlo al Frullone per evitare una lunga agonia. Tuttavia, restano dubbi sulla tempistica del prelievo e sulle ragioni che hanno portato alla segnalazione dell’animale all’accalappiacani, considerando che Gennarino non era aggressivo e riceveva cure regolari dalla volontaria.
La vicenda ha suscitato una vasta ondata di tristezza e domande irrisolte all’interno della comunità locale.