GIFFONI VALLE PIANA. «Picchiava a sangue mia mamma malata ogni volta che non volevo fare sesso con lui o non lo toccava dove mi diceva». È il racconto choc di una ragazza, vittima di abusi sessuali da parte del padre orco. Il Tribunale ha condannato l’uomo a 6 anni di reclusione.
I fatti risalgono a diversi anni fa quando la giovane, ora 20enne, è stata vittima di abusi per oltre 15 anni.
La moglie era gravemente malata e il padre orco, R.M., 55 anni, ne approfittava per violentare sua figlia.
La condanna è giunta dopo la richiesta di rito abbreviato avanzata dal suo legale e ora il 55enne è agli arresti domiciliari.
«Quando ho saputo dell’arresto di mio padre sono scoppiata a piangere. Non intendevo infliggergli una punizione così esemplare, volevo solo che mi lasciasse in pace. Sono stata costretta a sollevare questo polverone che mi provoca tanto dolore, soprattutto quando penso a mia madre», ha raccontato la giovane. «È una vittima a sua volta, ha poi aggiunto. Mio padre la picchiava, perciò cedevo».
Ai Carabinieri, la 20enne ha raccontato di aver «subito rapporti sessuali completi fino al 2006», quando anche il padre si è ammalato. Nonostante è finito a letto,« l’uomo avrebbe continuato ad abusare della figlia facendosi toccare nelle parti intime». Ieri mattina la ragazza si è presentata per la prima volta in Tribunale insieme al proprio legale, l’avvocato Mondelli. Si è costituita parte civile anche l’associazione ‘Mai più Lucrezia’, con l’avvocato Lucia Cerino.
Fonte: Il Giornale del Cilento