“Gita negata a mio figlio nella scuola di Nocera Superiore”: il caso, saltato alle cronache grazie alla denuncia della mamma del piccolo con difficoltà motorie, arriva al Ministero. Lo riporta l’odierna edizione de La Città.
“Gita negata a mio figlio”, il caso a Nocera Superiore
Un viaggio d’istruzione a Roma, atteso con entusiasmo da tutta la classe, si è trasformato in un momento da dimenticare per un alunno con disabilità. La situazione proviene da Nocera Superiore, dove Carmela Contursi, madre di un bambino con difficoltà motorie, ha denunciato episodi di discriminazione e mancanza di inclusività nella scuola frequentata dal figlio, il Primo circolo didattico.
La denuncia
Il fulcro della segnalazione riguarda l’organizzazione della gita scolastica del 21 ottobre scorso. «Avevamo richiesto al dirigente scolastico Antonio Pizzarelli di utilizzare il contrassegno per disabili per accedere alla zona a traffico limitato di Roma, in modo da ridurre il percorso a piedi e facilitare la partecipazione di mio figlio – ha spiegato la Contursi, che ha ora chiesto l’intervento del ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara –. La risposta ricevuta è stata che il programma sarebbe stato adattato ai partecipanti, lasciando al bambino la scelta di percorrere oltre due chilometri a piedi».