Entra nel vivo la campagna elettorale per le prossime elezioni comunali che si terranno il 3 e 4 ottobre 2021. L’ex premier, e presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha fatto tappa a Salerno per sostenere la candidata a sindaco Elisabetta Barone.
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Conte a Salerno per sostenere Elisabetta Barone: che cosa ha detto
“Ero qui ieri in Costiera per la presentazione di un libro e una tappa a Salerno mi fa molto piacere perché qui è stato fatto un gran lavoro”. Lo ha detto l’ex premier, e presidente del Movimento 5 Stelle al suo arrivo in città per le iniziative elettorali a sostegno della candidata a sindaco Elisabetta Barone.
Il progetto per Salerno
“Come sapete il Movimento ha partecipato, è stato uno dei protagonisti di un tavolo civico, un gran lavoro di preparazione per formulare una proposta, un progetto politico serio per la città. Ovviamente ci sono anche altre proposte, i cittadini salernitani hanno diritto a valutarle tutte con attenzione.
Quello che posso dire è che questa proposta nasce da un lavoro serio che è stato fatto per la città, da un progetto che guarda alla sostenibilità, al fatto che questa città che presenta tante ricchezze, ha ad esempio una grande tradizione per la scuola medica salernitana, è destinata con questo progetto a interpretare un nuovo corso non solo del Movimento ma di una diffusa sensibilità di una rete associativa estesa. Noi crediamo che qui a Salerno si possa fare un esperimento nazionale per quanto riguarda il diritto alla salute che non significa solo curarsi dalle patologie, significa anche prevenire uno stato di salute e un benessere psicofisico”. Ha aggiunto il presidente del Movimento Cinque Stelle.
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Conte: “Elisabetta Barone ha le carte in regola per vincere”
“Con il Pd noi abbiamo un dialogo privilegiato e anche con Liberi e Uguali perché abbiamo lavorato anche a livello nazionale e, in particolare con il Conte due. Quindi abbiamo un’area ampia di centrosinistra che ci consente di sperimentare soluzioni”.
Lo ha detto Conte parlando delle alleanze in vista delle elezioni amministrative. “In alcune competizioni territoriali questo dialogo ha dato dei frutti – ha aggiunto – In altre invece come qui a Salerno c’è una proposta che vede il Movimento con una serie di liste civiche e con una candidata che io credo abbia tutte le qualità per far bene e interpretare questo progetto“.
Elezioni comunali 2021, Conte: “Non sarò capolista a Napoli
Capolista a Napoli? Non ho mai avuto questa tentazione, l’ho appresa dai giornali. L’ho detto e lo confermo: io sono assolutamente impegnato nel progetto di rilancio dei 5 Stelle e mi sentirei di prendere in giro gli elettori perchè non posso assicurare la mia presenza al Consiglio Comunale di Napoli”.
Secondo Conte il grande favorito per la poltrona di sindaco di Napoli è Gaetano Manfredi: “È un ottimo candidato, è stato mio ministro e sono legato a lui. Credo abbia tutte le carte in regola per vincere in modo sonoro e spero lo faccia al primo turno”.
Conte ha risposto alle domande dei giornalisti anche sulle polemiche successive alle sue parole su Milano: “Un svolta ‘nordista’ per il Movimento 5 Stelle? È un grande fraintendimento, una grande sciocchezza. Non permetto che ci sia questa interpretazione. Per il Movimento avere ammesso di aver commesso errori nel dialogo con il Nord non significa che non si guarda al Sud.
Nessuno si permetta di dire, per quanto fatto al Governo, che il Movimento 5 Stelle vuole trascurare il Sud. Non è nell’ordine delle cose. Un maggior dialogo con i ceti produttivi, le partite iva, le piccole e medie imprese, non è incompatibile con l’attenzione per il Sud. Dobbiamo guardare a tutto il Paese perché si rilancia tutto insieme”.
Come si vota alle elezioni comunali 2021
La legge elettorale
La legge elettorale varia in base al numero di abitanti delle città coinvolte. In ogni caso si vota mettendo una X sul nome del sindaco oppure sulla lista che lo sostiene, con la possibilità di esprimere la preferenza per un candidato consigliere. Per i comuni sopra i 15mila abitanti esiste anche la possibilità di voto disgiunto, ovvero per un candidato sindaco e una lista che non lo sostiene.
La guida al voto nei Comuni fino a 15mila abitanti
Per i Comuni sotto i 15mila abitanti non si prevede il ballottaggio, se non in caso di parità assoluta tra i due candidati. Altrimenti vince semplicemente chi ottiene un voto in più. Non è previsto il voto disgiunto e la lista vincente ottiene due terzi dei seggi. L’elettore deve tracciare un segno o sulla lista o sul nome del sindaco (o su entrambi).
Come si vota nei Comuni sopra i 15mila abitanti
Nei Comuni con più di 15mila abitanti il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti, ovvero il 50% più uno, viene eletto sindaco. Altrimenti si va al ballottaggio tra i due candidati più votati. L’elettore può votare per un candidato sindaco, per una lista che lo sostiene o per entrambi, potendo anche esprimere due preferenze per i candidati consiglieri. C’è anche la possibilità di voto disgiunto, ovvero votare per un candidato sindaco e per una lista che non lo sostiene. Nei comuni sopra i 15mila abitanti è possibile esprimere due preferenze, quindi bisogna indicare i nomi di due candidati di sesso diverso ma della stessa lista. Alle liste che sostengono il sindaco eletto verranno assegnati almeno tre quinti dei seggi.
Le preferenze e le quote rosa
Nei comuni fino a 5mila abitanti è possibile esprimere una sola preferenza. Sopra i 5mila abitanti e fino a 15mila è possibile esprimere due preferenze rispettando il criterio delle preferenze di genere (nella formazione delle liste deve essere rispettato anche il criterio delle quote rosa). Sopra i 15mila abitanti, invece, le preferenze restano due (con la doppia preferenza di genere obbligatoria), ma si può anche ricorrere al voto disgiunto. Per indicare la preferenza bisogna indicare il cognome del candidato/candidata scelti e in caso di possibile omonimia serve scrivere nome e cognome.