SALERNO. Il premier Matteo Renzi ha deciso di effettuare dei tagli sui costi delle Province, tagli che stanno pesando sui lavoratori della Provincia di Salerno, in stato di agitazione.
A tal proposito Antonio Iannone, coordinatore regionale di Fratelli D’Italia-Alleanza Nazionale ed ex presidente della Provincia di Salerno, in un comunicato stampa, spiega i rischi che ha comportato e che comporterà (a suo dire) questo provvedimento: «Ho denunciato per due anni gli effetti disastrosi che avrebbero avuto i tagli del governo centrale sulle Province: caduta dei servizi per i Cittadini e gravi rischi occupazionali per i dipendenti. Ho passato nottate – continua Iannone – all’Unione delle Province a sollecitare l’interesse di forze parlamentari e sindacati ma c’è stato un assordante silenzio perché non doveva disturbare la demagogia del manovratore: è una responsabilità storica che peserà su Renzi ed il PD nelle sua articolazioni locali e nazionali».
Iannone punta il dito contro i suoi colleghi del Pd, divenuti nel frattempo presidenti delle Province: «È ridicolo, infatti, che oggi i presidenti delle Province del PD si schierano (a comunicati stampa) con i dipendenti e contro i tagli; sono complici politicamente dell’azione del governo che sostengono; sono le stesse persone che prima di entrare nel ruolo di governo delle Province le etichettavano come inutili ed osannavano la riforma Delrio; hanno fatto campagna elettorale alle europee con la storia degli 80 euro in busta paga che sono stati pagati praticando 1miliardo di tagli ai servizi erogati dalle Province. Se vogliono essere credibili e schierarsi al fianco dei dipendenti debbono fare ammenda chiedendo scusa per ciò che hanno sostenuto ed uscire dal partito di Renzi. Diversamente ci risparmino altre pagliacciate perché il tempo è sempre galantuomo e già ci sta fornendo dimostrazioni».