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Il 10 e l’11 agosto torna “Jevule vico, vico ”

EBOLI. Due giorni per rivivere luoghi ed atmosfere. Per riscoprire profumi, sapori e suoni della tradizione.

Il 10 e l’ 11 agosto ad Eboli,  torna “Jevule vico, vico”, l’evento periodico che punta a promuovere il territorio, attraverso la riscoperta e la valorizzazione del patrimonio architettonico, ambientale ed artistico e delle tipicità gastronomiche.

Organizzata dall’omonimo gruppo culturale, composto da singoli cittadini ed associazioni desiderosi di vivere e far rivivere il centro storico, la manifestazione si svolgerà anche stavolta nel borgo antico.

Concepita come un percorso che si snoda, appunto “vico, vico”, la due giorni interesserà alcune delle vie più belle del borgo antico-  via Barbacani, via Marcangioni , via Cavone – ed interesserà anche il caratteristico  Mulino Morrone, edificio testimone di storia e tradizione.

Al suo VI appuntamento, “Jevule vico, vico” non abbandona la sua consueta formula, pensata per un pubblico eterogeneo e “trasversale”.

Visite guidate, mostre d’arte e di artigianato, degustazioni di piatti tipici, musica e balli popolari saranno, infatti, anche stavolta le linee direttrici di un evento che, fin dalla sua prima edizione, (21 marzo 2013) ha saputo coinvolgere e farsi apprezzare.

E anche stavolta “Jevule vico, vico” accompagnerà visitatori e curiosi alla scoperta di due luoghi suggestivi della Eboli antica.

Ad inaugurare il programma del VI appuntamento sarà, lunedì 10 agosto alle 19.30, la visita guidata presso il lavatoio pubblico, da poco riportato alla luce, grazie all’opera di un gruppo di volenterosi cittadini e al mulino Morrone.

La visita sarà condotta da Vittorio Morrone e da Paolo Sgroia, ideatore ad anima attiva del gruppo “Eboli nella storia”. Anche Michele Biondi sarà parte integrante del gruppo, con le sue simpatiche ed interessanti lezioni sul patrimonio di verde naturale, tra piante, fiori, vegetazione.

Sempre lunedì 10 ma anche il giorno seguente, martedì 11, invece, alle ore 20.00 il Gruppo Archeologico Ebolitano condurrà la visita guidata presso l’area archeologica delle antiche fornaci romane, anch’essa da poco inaugurata.

Per entrambi gli appuntamenti, il raduno è previsto in via Barbacani.

Ogni sera, poi, sarà possibile degustare pietanze tipiche, cucinate alla maniera “jevulese” e bere del buon vino, allietati dalla musica popolare proposta dai Tammorrasia e dal gruppo di danze popolari capitanato da China Aresu che, a partire dalle ore 19, proporrà anche stage gratuiti di pizzica e tammurriata.

Non mancheranno mostre d’arte e di artigianato artistico, ad impreziosire il percorso. Da ammirare l’esposizione della fotografa ebolitana Giuseppina Pepe che propone al pubblico 10 pannelli dal titolo “Liberi Insieme”: scatti meravigliosi che parlano al cuore della gente. Un modo per dire, con un fermo immagine: noi ci siamo, siamo qui, come voi, insieme a voi. Preziosa, inoltre, anche la mostra fotografica curata da Paolo Sgroia. Uno spaccato di storia ebolitana, di usi e costumi impreziositi dal tempo e “rubati” dal cassetto dei ricordi. Per ammirare la Eboli di un tempo, la nostra “Eboli nella Storia”. Ad impreziosire il percorso, infine, i banchetti degli artigiani che esporranno creazioni e lavori rigorosamente handmade dove gusto e abilità la faranno da padroni. Collaborano, come di consueto, diverse associazioni ebolitane. Le amiche buongustaie & friends, L’Astronave a pedali, Laboratorio 167, Il pane e le rose, singoli e gruppi spontanei.

“Non poteva mancare, nel calendario dell’estate ebolitana 2015, l’appuntamento con “Jevule, vico, vico”, uno degli eventi più partecipati ed interessanti degli ultimi anni che, fin dalla sua prima edizione ha saputo far rivivere la parte antica della città grazie ad una formula tanto semplice, quanto efficace”- afferma il sindaco di Eboli, Massimo Cariello– “Quella della sinergia tra associazioni e singoli cittadini. Sono certo che anche stavolta, con il suo spirito autentico e popolare, “Jevule vico, vico” saprà regalarci nuove suggestioni e nuove occasioni per riscoprire le bellezze della nostra città. E, perchè no, la voglia di stare insieme e di divertirsi con semplicità”.

 

 

 

 

 

 

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