SALERNO. Anche quest’anno partirà per Roma per costruire il presepe nella basilica papale di San Giovanni Laterano. Stiamo parlando del maestro Alfonso Pepe, artigiano paganese di anni 36 specializzato nella realizzazione di presepi settecenteschi. In questi giorni un suo lavoro è stato esposto alla mostra di presepi di Città di Castello, dove ha ottenuto la cappella d’onore con un lavoro di stile settecentesco lungo quattro metri, largo tre e alto un metro e mezzo, completamente realizzato a mano, che rimarrà esposto al pubblico fino al sei gennaio. «E’ stato inaugurato il sei dicembre, con l’impegno della onlus Associazione Porte Aperte – racconta Pepe – ma quello che sto per preparare a San Giovanni è leggermente più grande, andrà nella chiesa del crocifisso e sarà esposto fino a febbraio».
L’inaugurazione e la cerimonia avverranno oggi 24 dicembre, giorno della vigilia di natale. Le opere di Pepe sono arrivate agli occhi di cardinali e politici ed ora essendo regalate al pontefice, visitatori da ogni parte del mondo potranno assistere alle sue magnifiche opere. «Faccio tutto a mano, dettaglio per dettaglio, -aggiunge Pepe- i pastori sono tutti di terracotta, vestiti con abiti di seta e hanno occhi di cristallo dipinti uno per uno». La cura dei dettagli è un aspetto fondamentale per le opere di Alfonso, infatti trascorre molto tempo all’interno del suo laboratorio, sito in pieno centro storico a Pagani. Ha infine dichiarato «I miei presepi sono arrivati alla Camera dei Deputati, al Senato, anche se il primo anno dopo averlo commissionato non lo presero più a causa della spending review, nella Santa Sede e nelle case di personaggi illustri che hanno chiesto il mio lavoro. Molti sono i politici noti che hanno in casa un mio presepe. Molti li ho regalati come un omaggio. E intanto non mi sono mai fermato, provando a perfezionarmi e a crescere ogni volta. Non nascondo la soddisfazione ma resto sempre con i piedi per terra”. Portando in giro per l’Italia e il mondo un pezzo di Pagani. Non riesco mai ad esporre nella mia città, ma la porto nel cuore». Tra gli ammiratori del lavoro di Pepe rientrano il critico Vittorio Sgarbi, l’ex sindaco di Roma e ministro Gianni Alemanno, l’ex presidente della Camera Gianfranco Fini, il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, la soprano Katia Ricciarelli, il principe Emanuele Filiberto.