Cronaca Salerno, Salerno

Agrumi tardivi della Piana del Sele: un’eccellenza italiana in crescita

Agrumi tardivi della Piana del Sele: un'eccellenza italiana in crescita
Foto di repertorio

Gli agrumi tardivi della Piana del Sele rappresentano una sorprendente innovazione nel settore agricolo italiano. Tutto ha avuto inizio nel 1995, quando l’agronomo Francesco Perri individuò una mutazione spontanea della clementina comune come raccontato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.

All’epoca, il cambiamento climatico e la sostenibilità non erano ancora temi centrali nel dibattito pubblico ed economico. Oggi, a quasi trent’anni di distanza, quella scoperta ha dato vita a una vera e propria rivoluzione nell’agrumicoltura, grazie agli investimenti e alla ricerca condotti dalla Op Armonia di Battipaglia in collaborazione con il Cre Ofa di Acireale.

Agrumi della Piana del Sele, il successo della clementina Perrina

Il risultato più tangibile di questo lavoro è la clementina Perrina, la varietà italiana più tardiva sul mercato. Il suo debutto ha trainato il fatturato di Op Armonia, che nel 2024 ha registrato una crescita del 25%, raggiungendo i 35,2 milioni di euro.

La raccolta della Perrina, iniziata a metà dicembre e protrattasi fino a febbraio, ha permesso di garantire alla grande distribuzione un prodotto fresco e interamente italiano. Prima di questa innovazione, infatti, in quel periodo dell’anno il mercato era dominato da importazioni di clementine e mandarini da Spagna e altri paesi mediterranei già specializzati nelle varietà tardive.

Il successo commerciale è stato evidente: la linea premium “Dolce Clementina” ha superato i tre milioni di pezzi venduti, mentre “Dolce Mandarino”, a base della varietà tardiva Tang Gold, ha debuttato a febbraio con oltre un milione di confezioni distribuite. La varietà Tang Gold, mandarino senza semi maturato a febbraio, è stata sviluppata con un brevetto dell’Università della California e coltivata su 40 ettari nella Piana del Sele.

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