SALERNO. Carmela Grimaldi, candidata di Campania in Rete con De Luca presidente, dopo la pubblicazione del suo nome nella lista degli impresentabili, ha postato sul suo profilo Facebook una nota stampa dei senatori Vincenzo D’Anna, Antonio Iervolino e dell’onorevole Arturo Iannaccone.
I tre senatori rendono noto che la Grimaldi nel 2014 fu prosciolta con formula piena dal Tribunale di Salerno, in quanto fu “inquisita nella qualità di assistente sociale per aver, nell’esercizio della sua professione, assistito la moglie di un boss”.
Con questo, Carmela Grimaldi ha annunciato di voler far “querela per diffamazione ai componenti della commissione antimafia”.
D’Anna, Iervolino e Iannaccone precisano che “per quanto concerne Campania in Rete è proprio il caso di dire che la montagna ha partorito il classico topolino, anche se occorre sottolineare come anche la nostra lista abbia pagato un pesante tributo subendo una incessante campagna stampa per la presunta presenza, tra le proprie fila, di soggetti giudicati impresentabili che, in realtà, tali non erano (e tuttora non sono), visto che la maggior parte dei nominativi (dieci su tredici) indicati dall’Antimafia sono risultati schierati nelle liste collegate a Caldoro, come, tra l’altro, noi stessi avevamo più volte denunciato in passato”.
“Si conclude, in tal modo, la storiella che voleva Campania in Rete una lista fatta di soggetti non qualificati – continuano i senatori – a rappresentare in modo degno e trasparente i cittadini campani”.
“Chi deve scusarsi delle immotivate considerazioni e del disdoro propalato nei confronti della lista, abbia il buon senso e la pudicizia intellettuale di farlo”, concludono D’Anna, Iervolino e Iannaccone.
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