Ancora un rogo di rifiuti a Scafati. Nel primo pomeriggio di ieri in via del Polverificio è divampato un incendio, la cui matrice ancora non è chiara, di rifiuti tossici e materiali di risulta sversato abusivamente nel corso degli anni ed accantonati sulla strada da tempo chiusa al traffico.
Incendio di rifiuti a Scafati
Per domare il rogo, nel corso del pomeriggio, è stato necessario l’intervento dei vigili del Fuoco. Insieme all’acre fumo dell’incendio le opposizioni hanno sollevato una vivace polemica politica. Giuseppe Sarconio, consigliere del Movimento 5 Stelle, ha affermato, attraverso una nota diramata sul suo profilo Facebook: “È un’area che più volte negli anni abbiamo segnalato alle autorità preposte affinché fosse videosorvegliata e bonificata.
Numerosi incendi si sono sempre succeduti e mai si sono presi seri provvedimenti. Più volte le fiamme hanno avvolto le tonnellate di rifiuti presenti. Oltre al pericolo ricordo che la diossina immessa nell’aria è un grave danno. Ci auguriamo che quest’area, diventata
una vera e propria discarica a cielo aperto, sia rivalutata e questa che era una delle più belle strade della nostra città ritorni tale e diventi
un’arteria centrale”. Anche Michele Russo, leader dell’opposizione di centrosinistra, ha evidenziato come l’incendio di via Polverificio sia addebitabile alla scarsa sicurezza ed all’assenza di videosorveglianza. “Nella nostra città non ci sono i vigili urbani di notte – ha affermato Russo – E l’assenza di controllo del territorio rappresenta sicuramente la base per lo sviluppo di episodi come quello di stamane (ieri per chi legge, ndr). Non vi sono infatti pattugliamenti né della Municipale né dei carabinieri, le forze dell’ordine sono costrette ad intervenire dall’esterno. In ogni caso la presenza di rifiuti abbandonati da anni illegalmente può provocare situazioni del
genere”.
“La videosorveglianza – ha concluso il leader di Scafati Democratica – che ha già ricevuto stanziamenti con l’ultima variazione di bilancio, va rivista organicamente e potenziata per far sì che episodi come quello che ci ritroviamo a constatare non si ripetano più”.