Il Tribunale del Riesame ha confermato il sequestro dei telefoni cellulari di Luca Cascone, consigliere regionale, Giovanni Vito Bello, dirigente tecnico del Comune di Capaccio Paestum, e Andrea Campanile, capo staff. La decisione è stata presa ieri al termine delle udienze relative al secondo filone dell’inchiesta che coinvolge, tra gli altri, il sospeso presidente della Provincia di Salerno e sindaco di Capaccio Paestum, Franco Alfieri.
Inchiesta Alfieri, confermato il sequestro dei telefoni cellulari per Cascone
Il sequestro dei dispositivi elettronici si inserisce in un’indagine più ampia condotta dalla Procura, che mira a far luce su presunti episodi di turbativa d’asta e altre irregolarità amministrative. I telefoni dei tre indagati restano dunque sotto la custodia degli inquirenti, con l’obiettivo di analizzare contenuti e comunicazioni che potrebbero fornire ulteriori elementi utili alle indagini.
Nella giornata di ieri, si è tenuto anche l’interrogatorio di garanzia di Carmine Greco, tecnico comunale di Capaccio Paestum, attualmente agli arresti domiciliari con l’accusa di turbativa d’asta. Greco ha deciso di collaborare con i magistrati, presentando una memoria tecnica con l’intento di respingere le accuse.
Secondo fonti vicine al caso, il tecnico ha fornito spiegazioni dettagliate riguardo alle procedure seguite nelle gare d’appalto al centro dell’inchiesta. Ha inoltre chiarito i suoi rapporti con Franco Alfieri e Andrea Campanile, cercando di contestualizzare alcune conversazioni intercettate dagli inquirenti che rappresentano uno dei punti chiave dell’accusa.