SALERNO. Roberto De Luca, ex assessore comunale di Salerno e figlio del governatore della Campania Vincenzo De Luca, è stato interrogato nell’ambito dell’inchiesta della procura di Napoli scaturita dai video di Fanpage.it.
Ad ascoltare il giovane De Luca jr sono stati i pm Sergio Amato e Ilaria Sasso del Verme.
Roberto De Luca si difende: ecco le sue parole
È davanti a questi due pm che De Luca jr. ha respinto gli addebiti negando in particolare ogni ipotesi di accordi illeciti con l’ex pentito della camorra Nunzio Petrella che fingendosi imprenditore, come è documentato in alcuni video di Fanpage, aveva proposto durante un incontro con un collaboratore di De Luca tangenti in cambio di appalti per lo smaltimento delle ecoballe.
Roberto De Luca: “La mia era una presenza di cortesia”
Roberto De Luca – come si legge su Il Mattino – dice di aver dato poco peso a quell’incontro, di essersi limitato a una sorta di presenza di cortesia, di aver avuto una strana sensazione, subito dopo aver accompagnato alla porta quell’ imprenditore ritenuto strano e un po’ improbabile.
Assistito dall’avvocato Castaldio, l’assessore dimissionario della giunta salernitana, prova ad offrire la sua versione dell’incontro con il boss pentito Nunzio Perrella, nei panni di un sedicente imprenditore interessato all’affaire ecoballe in Campania, provando a sciogliere dinanzi ai magistrati i nodi della video inchiesta