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Incidente sul litorale di Pontecagnano Faiano, Eleonora Ninova morta a 48 anni: raccolta fondi per i bambini rimasti orfani

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La foto della tragedia

Incidente sul litorale di Pontecagnano Faiano, Eleonora Ninova morta a 48 anni: raccolta fondi per i bambini rimasti orfani. Il conducente dell’auto, un 58enne salernitano, potrebbe essere ora indagato per omicidio stradale. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino. La tragedia si è consumata nella mattinata di lunedì 24 febbraio.

Incidente sul litorale di Pontecagnano Faiano, raccolta fondi

Il cinquantottenne salernitano che lunedì mattina ha investito e ucciso Eleonora Ninova, una donna di 48 anni di origini bulgare ma residente da tempo a Picciola, potrebbe essere indagato per omicidio stradale. Secondo le prime informazioni, sembra che l’auto e la bicicletta stessero entrambe procedendo verso Battipaglia, quando la donna ha tentato di svoltare a sinistra per immettersi su via Lago Lucrino, venendo colpita dall’auto del 58enne.

La ricostruzione

La polizia locale, giunta sul luogo per effettuare i rilievi e le indagini, ha inviato la documentazione alla Procura, come previsto in caso di un incidente mortale. Saranno ora gli inquirenti a esaminare possibili sviluppi investigativi riguardo all’ipotesi di reato di omicidio stradale. In situazioni come questa, è prassi che la magistratura iscriva il conducente nel registro degli indagati per permettere gli accertamenti, un atto che non implica automaticamente una responsabilità penale, ma assicura il corretto svolgimento delle indagini.

La ricostruzione della dinamica dell’incidente sarà cruciale. Dalle prime indagini, sembra che la donna sia stata investita mentre era in bicicletta, tentando di svoltare a sinistra su via Lago Lucrino mentre percorreva la Sp175, venendo sbalzata a diversi metri dall’impatto. Gli accertamenti in corso da parte delle autorità serviranno a chiarire le circostanze dell’incidente e a verificare eventuali responsabilità sia del conducente che della ciclista.

La scelta

Indicazioni significative potrebbero arrivare dall’autopsia sul corpo della vittima, che la Procura dovrebbe disporre come da prassi. La comunità di Picciola, dove la donna viveva con il marito e i suoi tre figli, ha avviato una raccolta fondi per supportare la famiglia in questi momenti difficili e dolorosi.

Un appello di solidarietà è stato accolto da molti cittadini, non solo di Picciola, che hanno scelto di offrire un piccolo contributo per esprimere la loro vicinanza in un momento così difficile.

L’allarme

Al di là delle responsabilità specifiche, l’incidente avvenuto lunedì mattina ha riacceso il dibattito sulla pericolosità della Sp 175: «Chi percorre questa strada quotidianamente – racconta un abitante – è ben consapevole dei rischi, soprattutto per ciclisti e pedoni. Mancano adeguate protezioni, la visibilità è limitata in alcuni tratti e spesso i mezzi pesanti la attraversano senza restrizioni. È necessario un intervento concreto per evitare ulteriori tragedie, invece ci troviamo a dover affrontare l’ennesima tragedia annunciata».

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