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Insegnante di musica molesta due ragazzine, la testimonianza di una vittima

PAGANI. Insegnante di musica molesta due ragazzine, la testimonianza di una vittima conferma l’impianto accusatorio della Procura durante il processo che vede un 62enne professore di musica popolare di Pagani imputato per violenza sessuale non consumata.

«Mi raccontò di avermi sognato, ma gli dissi che ero piccola e che doveva lasciarmi stare. Aggiunse che se mi fossi allontanata, lui si sarebbe ucciso» ha raccontato la ragazzina di 12 anni, seduta in una camera differente insieme alla psicologa.

Secondo quando descritto dalla vittima l’uomo aveva una vera e propria ossessione nei suoi confronti e verso una terza ragazza, che sarà ascoltata in un’altra udienza in programma per il 1 dicembre.

A quanto pare l’uomo non solo le bombardava con messaggi, ma alcuni di questi avrebbero avuto lo scopo di mettere sotto intensa pressione psicologica le due ragazzine. L’uomo, come riportato dalla 12enne, avrebbe anche minacciato di togliersi la vita nel caso le due non avessero assecondato le sue richieste.

Questo va ad aggiungersi alle dichiarazioni della madre, che raccontò di aver letto il diario della figlia e, per difenderla ed incastrare il 62enne insegnante di musica, si è finta sua figlia, iniziando a messaggiare su Whatsapp con l’uomo.

Il maestro, difeso dal legale Antonello Coppola, non avrebbe tuttavia mai avuto alcun rapporto fisico con nessuna delle due.

Solo un episodio è riportato nella documentazione, durante il quale avrebbe tentato di baciare una delle sue allieve. A riguardo il tribunale, nella prossima udienza, ascolterà uno psicologo che dovrà relazionare l’attendibilità delle testimonianze delle due presunte vittime. Il 62enne era stato arrestato e sottoposto ai domiciliari dopo la denuncia sporta dalla madre di una delle due minori.

Per il Giudice infatti quanto messo in atto dal 62enne era una «intensa e sistematica attività di subdola persuasione e di pressione psicologica». Il contenuto dei messaggi furono invece definite «richieste di incontri a sfondo sessuale e apprezzamenti diretti ad ottenere il consenso di quelle azioni».

Le due minori facevano parte di una classe, il cui maestro insegnava musica di tradizione popolare. Le indagini dei carabinieri portarono all’acquisizione di molti messaggi scambiati tra l’uomo e le due minori attraverso i propri telefoni cellulari.

 

(fonte Il Mattino)

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