Spunta la volontà di acquistare l’Alcatel da parte di Gerardo Motta dalle intercettazioni dell’inchiesta che hanno portato Massimo Cariello, ex sindaco di Eboli, agli arresti domiciliari.
Cariello ai domiciliari, Gerardo Motta e l’Alcatel: le intercettazioni
“Mi stavo comprando l’Alcatel, però siccome è arrivata la camorra allora mi sono dovuto fermare… l’ha comprata don Gennaro Lanzetta…” è l’intercettazione riportata dal quotidiano Le Cronache nell’articolo a firma di Pina Ferro. I protagonisti della conversazione sono l’imprenditore Gerardo Motta che afferma di aver provato da acquistare l’Alcatel, il sindaco Massimo Cariello e Antonio, un architetto.
La conversazione
Nell’intercettazione Cariello annuisce e Motta riprende: “Ho fatto un’operazione Anto, mo sta senza una lira” riferendosi a Lanzetta “stanno puliti… offrirono 1,5 milioni, io lo venni a sapere perché mi chiamò un amico di Genova”. L’architetto interviene: “Ottimo il prezzo” e Motta ribatte: “Ha chiuso a 3 milioni e 150mila, gliel’ho fatta pagare cara e amara compà… calcola che i Lanzetta comprano al 30-33%, l’ha comprata al 77% Antò…”.
Motta poi aggiunge: “C’era un altro concorrente… un galantuomo… Campione con l’immobiliare Sabi/Savi” oppure “la famiglia Rago ma stanno puliti e quindi sono andati da lui, hanno chiamato il lupo per metterci in mano le pecore”.