Jovanotti in concerto sul monte Cervati, il no del Cai
L’area del Monte Cervati fa parte di un Parco Nazionale, quello del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni e, in quanto tale, in considerazione anche della sua ricchezza in termini di biodiversità e di bellezza intrinseca dei luoghi, è soggetta a precisi vincoli di tutela ambientale definiti dalla legislazione Nazionale e Comunitaria. L’organizzazione di un concerto pop richiede l’utilizzo di camion e di strutture mobili, di gruppi elettrogeni, ecc., comportando dunque la realizzazione in alta quota di un vero e proprio cantiere di lavoro ancor prima del concerto stesso.
Il monte Cervati non è un’area di ristoro ne un luogo per i concerti. I visitatori dell’area sono escursionisti, alpinisti, ciclisti, equituristi o semplici amanti della natura che, su quella che viene generalmente riconosciuta come la vetta più alta della Campania, cercano il loro museo da visitare durante tutto l’arco dell’anno.
Da parte del Club Alpino Italiano, ma anche di tutti gli amanti, frequentatori e operatori del fantastico Cervati, la decisione è ovvia. Non si tratta di fare becero ambientalismo ostruzionista ma semplicemente di capire quale direzione seguire per far sì che questa e tutte le montagne diventino un volano di sviluppo per i popoli che da sempre le abitano senza danneggiare l’ambiente che ha garantito per secoli una piacevole e serena convivenza tra uomo e natura.