BATTIPAGLIA. È successo. La Btp Tecno ha chiuso i battenti.
A dichiararne l’ufficiale fallimento è stato il giudice Daniele Bianchi del Tribunale di Genova che non ha potuto far altro che accettare la richiesta da parte dell’ex liquidatore Giuseppe Toia, dal momento che la Qse (Qaser Saadel El Garradi), l’azienda che sembrava si fosse fatta avanti per rilevare la Btp.
Nei prossimi giorni, all’interno dell’azienda battipagliese si susseguiranno i curatori fallimentari che si occuperanno del materiale da destinare all’asta. Di questo se ne occuperanno Andrea Borziani e Bruno Bassi della Oms Ratto di Guidonia, azienda appartenente al gruppo Vivado&Co.
Mentre, ad occuparsi dei lavoratori saranno Fiorenzo Veneri e Paola Trimarchi della Fiom Cgil, e Sergio Galluzzo della Fim Cisl che proveranno a discutere di un progetto di start-up.
Ma per i lavoratori della Btp è, comunque. una sconfitta.
Dopo settimane di attesa si è giunti ad un’amara conclusione, non solo legata al fallimento dell’azienda ma anche alla rinuncia della cassa integrazione che, per errori burocratici, vedranno arrivarsi a casa solo 300 euro al mese grazie al contratto di solidarietà.
Leggi anche: http://salerno.occhionotizie.it/notizie-dal-territorio/btp-tecno-gli-operai-vogliono-acquisire-la-fabbrica/