Si chiama Matteo Criscuoli, ha 24 anni, di Salerno, e si sta facendo conoscere con i suoi video virali. Oggi ha fan in tutto il mondo.
«Sono Matteo Criscuoli, un semplice ragazzo di 24 anni a cui piace fare video divertenti ed anche che lasciano un messaggio a tutte le persone che li guardano. Mi piace portare in alto il nome di Salerno».
Si presenta così Matteo. «Sono una persona fortunata perché circondata da tanti amici, qualcuno che è con me da sempre e qualcun altro con cui ho stretto recentemente. I miei amici spesso mi aiutano nella realizzazione dei video, in particolare Giuseppe Coppola, ed una persona, Cecilia Ferraioli, mi ha aiutato per la stesura del mio ultimo progetto, un libro che parla della mia vita burrascosa.
Un sogno che si sta avverando. Mi distinguo dalla massa e sono la rappresentazione del detto “l’abito non fa il monaco” poiché pur essendo molto tatuato, non bevo e non fumo. La mia famiglia mi sostiene e appoggia in ogni mia scelta, sono il quarto di sei figli e l’unico maschio. Mi piace ridere e scherzare ma soprattutto mi piace aiutare gli altri».
La storia
Parla così di se stesso Matteo: «C’era un ragazzo di 24anni il quale sognava un lavoro stabile, con uno stipendio fisso, così che potesse aiutare la famiglia, il quarto di sei figli, l’unico maschietto, con un carattere particolare: protettivo, geloso, dolce ed allo stesso tempo molto semplice.
Matteo aveva molti amici, qualcuno più stretto e qualcun altro un pò meno, altri arrivati da poco e qualcuno che c’è sempre stato. Tutti gli volevano un gran bene poiché era molto dolce e simpatico con loro anche se non poteva permettersi nemmeno un caffè o una sigaretta.
Ah no, Matteo non fuma, non beve ed anche se ha molti tatuaggi ed a guardarlo per chi non lo conosce sembra una di quelle persone poco affidabili, un ragazzaccio, non è per niente così, lui vuole bene a tutti, indistintamente, e vuole il bene di tutti. Comunque Matteo adorava le sue sorelle, le voleva proteggere dal mondo e così anche per i suoi amici, perché lui il mondo del bullismo lo conosceva molto bene, ci era stato dentro fino a pochi anni fa, prima che tutto cambiasse, prima che lui cambiasse.
Questo mondo così tormentato, ingiusto che aveva provato in prima persona, sapeva cosa succedeva ai più deboli, i più piccoli, ed a tutti coloro che non venivano protetti. Voglio parlarvi proprio di com’era prima Matteo, di quello che faceva e di come nel tempo era cambiato, nel bene e nel male. Matteo ha conosciuto le due facce di una stessa medaglia, il bene ed il male, l’angelo e il diavolo. Matteo, era stato il diavolo per qualche persona e l’angelo per qualcun’altra».